Personaggio iconico del cinema americano, Steve McQueen è un attore che dietro di sé ha lasciato una scia di adrenalina e scalpore. Ritenuto uno dei migliori esponenti del cinema a cavallo tra gli anni ’60 e ’70, nel 2015 i registi Gabriel Clarke e John McKenna hanno deciso di rendergli omaggio, unendo le loro forze ed elaborando un documentario sulla vita avvincente dell’attore americano intitolato “Steve Mcqueen: una vita spericolata”. In particolare, la loro attenzione si concentra attorno alla stesura di “Le 24 Ore di Le Mans”, un film che racconta la storia di un'importante gara automobilistica girato negli anni ’70 e che vide come attore protagonista proprio Steve McQueen. Tale film, al debutto, non ottenne il successo sperato, ma a distanza di anni è ritenuto una vera e propria testimonianza per le gare automobilistiche dell’epoca.
Il documentario indirizza l’attenzione del pubblico non soltanto sulla pellicola in sé, ma soprattutto sul suo contorno: scene di backstage, interviste, vita privata e pubblica dell’attore che, con il suo carisma, rendeva molto più veritiera la sequenza della gara automobilistica, per la quale – si sa – aveva un debole.
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