Il film “Shakespeare in Love” (1998) racconta una parte della vita del poeta William Shakespeare e proprio per questo gran parte delle sue battute sono state tratte dalle sue opere.
Mentre Will e Thomas Kent, che in realtà è Viola de Lesseps, sono su una barca diretti verso il palazzo dei de Lesseps, il giovane chiede al poeta di quantizzare l’amore per la propria donna e lui risponde “Come un contagio e la sua cura insieme. Come la pioggia e il sole. Come il freddo e il caldo. Se potessi scrivere la bellezza dei suoi occhi, sono nato per guardarli e conoscere me stesso. Le sue labbra: ogni rosa al mattino appassirebbe sul suo stelo se potesse invidiare”.
Come racconta il titolo, uno dei temi fondamentali del film è proprio l’amore. Al riguardo la regina Elisabetta dice “I drammaturghi ci imbrogliano sull’amore. Lo rendono carino, comico, lascivo, ma non possono renderlo vero”. Decisamente più ottimiste sono le parole che William pronuncia: “L’amore non sa nulla di ranghi o rive del fiume. Può scattare tra una regina e un povero vagabondo che interpreta il re.”
Una delle parti più poetiche del film viene raggiunta sul finale, quando William Shakespeare comincia una nuova opera per rendere immortale la bellezza di Viola che ormai è sposa di Lord Wessex e deve abbandonare Londra: “La mia storia ha inizio in mare. Un viaggio periglioso verso una terra sconosciuta. Un naufragio. Le onde selvagge sommergono e inghiottono, il veliero coraggioso viene ridotto in pezzi e tutte le anime in esso contenute annegano, tutte tranne una: una donna, la cui anima è più grande dell’oceano, il cui spirito è più forte dell’abbraccio del mare. Non è per lei una fine in acqua, ma una nuova vita ha inizio su una riva sconosciuta. Sarà una storia d’amore, perché lei sarà la mia eroina in eterno, e il suo nome sarà….Viola”.
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