A nostro giudizio, “La maschera di ferro” è un film interessante e strutturato con perizia. Le numerose star al servizio della regia, Gabriel Byrne nel ruolo di D’artagnan, Gerard Depardieu in quello di Portos e addirittura Jeremy Irons nel ruolo di Aramis, sono da soli sufficienti a catturare la scena e l’attenzione dello spettatore.
Le scene più significative, si concentrano nella parte finale del film, quando i nodi essenziali della trama vengono finalmente al pettine. Drammatica l’interpretazione di Leonardo Di Caprio, quando, nel ruolo di Filippo gemello del re, dopo essere stato liberato dai moschettieri, viene scoperto e condannato di nuovo alla maschera di ferro.
Ricordiamo molto intenso anche il momento in cui D’Artagnan si schiera con i suoi vecchi compagni e al loro fianco si lancia al motto “Tutti per uno, uno per tutti” contro due dozzine di guardie già pronte con i fucili in pugno. Guardie addestrate dallo stesso d’Artagnan e che, di fronte al maestro, mancheranno volontariamente il bersaglio. Un altro momento commovente degno di nota è quello del sacrificio di Byrne, il quale per salvare la vita al figlio illegittimo Filippo, prende al suo posto un proiettile destinato a ucciderlo.
Riproduzione riservata ©2024 - PCTV