Tra le scene che hanno aiutato il film “Lawrence d'Arabia”(1962) a vincere i suoi sette Oscars troviamo sicuramente l'entrata dello sceriffo Ali (Omar Sharif), che oltre ad essere considerata una tra le più belle di sempre e anche una tra la più lunghe. L'uomo viene infatti ripreso da lontano, come fosse un miraggio, mentre si avvicina in groppa al suo cammello a Lawrence (Peter O'Toole) ed a alla sua guida alla quale spara.
Una volta assicuratosi della morte del beduino, scambia due parole col protagonista e da quel momento sceglie di seguirlo per tutta la sua avventura.
Altra scena epica è quella dell'Attacco di Aqaba, quando la tribù guidata da Awda Abu Tayy (Anthony Quinn) conquista Aqaba mentre l'artiglieria turca punta contro il mare.
Ultima, ma non per importanza, la scena in cui Lawrence dopo essere sopravvissuto ad uno sparo, posa per una foto mentre la tribù lo acclama: la musica si intensifica, diventando leggermente più sinistra ed il protagonista viene ripreso mentre cammina sul tetto del treno distrutto, mentre si pavoneggia.
Il regista ha scelto di riprendere la sua ombra mentre il popolo urla il suo nome e lo osanna come fosse un profeta, sventolando drappi colorati.
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