“Free State of Jones” (2016), il film di Gary Ross ambientato durante la guerra di Secessione americana, racconta la storia vera della ribellione di Newton Knight, un contadino del Mississippi che diserta la causa dei Confederati per fondare uno stato libero e basato sui diritti umani e l’equità. A dare volto e anima a questo straordinario personaggio è un ispirato Matthew McConaughey, che mostra davvero uno stato di grazia in questa prova recitativa. Criticato per l’eccessiva violenza di molte scene, in “Free State of Jones” abbondano le immagini di guerra, fuoco, sangue e scontri mortali. Anche per questo, gran parte del set è ambientata in esterni del suggestivo paesaggio del Mississippi e della contea di Jones (che diede il nome allo stato costituito dai ribelli capeggiati da Newton Knight). Luoghi che hanno mantenuta intatta l’atmosfera dell’Ottocento e delle vicende storiche che attraversarono il vecchio Sud americano. Strizzando l’occhio a qualche citazione scenografica da “Via col vento” di Victor Fleming, il caposaldo letterario-cinematografico dell’epopea romantica del Sud, in “Free State of Jones” si vedono fattorie, grandi foreste con alberi altissimi, incendi spettacolari, soldati d’epoca e campi di cotone, oltre che distese d’acqua azzurrissima. Il film si svolge in Mississippi nell’anno caldo del 1862. Ruberie, saccheggi e ingiustizie, oltre che la scoperta dell’emancipazione dei neri, convincono il fattore Newton Knight (McConaughey) ad abbandonare la confederazione secessionista, fino a metterlo alla guida di un governo indipendente. Dopo aver sposato Rachel (Gugu Mbatha Raw), schiava che ha imparato a leggere da sola, Newton costituisce, nell’omonima contea del Mississippi, lo Stato Libero di Jones. Il film attraversa la storia americana fino ai lunghi strascichi del segregazionismo.
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