Il cinema italiano da sempre ha avuto un genere prediletto, che è quello della commedia. Anche se per "commedia all'italiana" per eccellenza si intendono quei film che sono stati girati tra gli anni cinquanta e sessanta, nel secondo dopoguerra, anche in precedenza ci sono degli ottimi titoli. Ecco le migliori commedie italiane anni '30.
Le pellicole di quel periodo storico erano definite "cinema dei telefoni bianchi", perchè i telefoni bianchi erano quelli che venivano posseduti dalle persone più ricche. I due registi più attivi in questo settore furono Mario Camerini e Alessandro Blasetti.
Camerini nel 1932 diresse "Gli uomini, che mascalzoni...", che fu presentato alla prima edizione del Festival del Cinema di Venezia, ha come protagonista Vittorio De Sica, che da qui vide decollare la sua carriera. La storia è ambientata a Milano e racconta l'amore tra Bruno, che fa l'autista, e Mariuccia, che lavora come commessa in una profumeria. Per questo film fu composta la celeberrima canzone "Parlami d'amore Mariù".
Del 1933 è "L'impiegata di papà" di Alessandro Blasetti. La protagonista è una giovane figlia di un facoltoso imprenditore che decide di lavorare per l'azienda di suo padre vivendo però solo con lo stipendio di una qualunque impiegata. Si troverà in mezzo ad alcuni equivoci amorosi.
Mario Mattioli invece diresse nel 1936 "L'uomo che sorride", il cui attore principale è ancora una volta Vittorio De Sica. La storia racconta di un padre disposto a tutto pur di trovare un marito a sua figlia.
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