Negli anni sessanta, la cosiddetta "rivoluzione sessuale" che partì dall'America e si diffuse poi in tutto l'Occidente segnò un profondo cambiamento nel modo di vivere i rapporti tra uomini e donne. Il cinema anche fu cambiato profondamente da queste novità, e molte commedie raccontano in modo divertente come sono andate le cose.
Il cinema italiano della fine degli anni sessanta, in particolar modo, giocando sulla morale bigotta che ancora era dominante in gran parte della borghesia del paese, produsse delle commedie che restano ancora oggi tra le migliori del cinema italiano.
"Vedo nudo", "Dove vai tutta nuda?" e "Amore mio, aiutami!" sono tre titoli che risalgono al 1969. "Vedo nudo" è di Dino Risi e si compone di diversi episodi, che hanno tutti come protagonisti personaggi che vorrebbero dimostrare di essersi liberati dai tabù sessuali, ma in realtà ne sono prigionieri. "Dove vai tutta nuda?" è di Pasquale Festa Campanile, e mostra ancora una volta come una morale bigotta voglia fingere sempre di non vedere ciò che è evidente. Infine "Amore mio, aiutami!" è di Alberto Sordi, da lui interpretato al fianco di Monica Vitti. Qui si parla di un rapporto di coppia in cui il marito vuole mostrarsi di larghe vedute, ma si tratta solo di apparenza.
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