Paolo Villaggio (1932 - 2017) è nato a Genova il 30 dicembre del 1932, fratello gemello di Piero Villaggio (1932-2014), docente alla scuola superiore di Pisa. Il padre si chiamava Ettore (1905-1992) era un ingegnere edile palermitano, mentre la madre Maria (1905-1998) originaria di Venezia era un’insegnante di lingua tedesca. Paolo frequenta le elementari presso il Diaz di Genova, assieme. Gli anni della sua infanzia verranno raccontati dall’attore nella sua pièce teatrale Delirio di un povero vecchio. È mancato il 3 luglio 2017, alle 6 di mattina, a 84 ann di età. Paolo Villaggio ha trascorso gli ultimi mesi ricoverato presso la clinica Paideia di Roma, dove era ricoverato dagli inizi di giugno 2017 per complicazioni derivanti dal diabete che lo affliggeva da diversi anni. Lascia una figlia, Elisabetta Villaggio, che per prima ha dato la notizia della scomparsa del padre, e un figlio, Pierfrancesco Villaggio, con il quale ha avuto un rapporto a tratti controverso, ma rasserenato negli ultimi anni.
Paolo Villaggio, la biografia: i primi anni e la Grande Guerra
Durante la seconda guerra mondiale, il 2 febbraio del 1941, una bomba centrò il quartiere dove erano lui e il fratello, usciti da scuola passarono tra i morti e le rovine.
Dopo aver frequentato il liceo classico "Andrea Doria", comincia all'università di Genova gli studi di Giurisprudenza che abbandona per dedicarsi a svariati impieghi. Sono questi gli anni in cui comincia a seguire la società calcistica della Sampdoria, squadra di cui è ancora oggi grande tifoso. Nel 1954, al Lido di Genova, incontra Maura Albites, che verso la fine degli anni cinquanta diverrà sua moglie e dalla quale avrà due figli: Elisabetta e Pierfrancesco. (quest'ultimo comparirà successivamente in alcune pellicole del padre). Oltre al ruolo di interprete Pierfrancesco Villaggio ha lavorato come fotografo in molti film: Selvaggi di Carlo Vanzina (1995), Vacanze di Natale '95 (1995) di Neri Parenti, Fantozzi - Il ritorno (1996) di Neri Parenti, Papà dice messa(1996) di Renato Pozzetto, Fratelli coltelli (1997) di Maurizio Ponzi, Io no spik inglish (1995) di Carlo Vanzina.
La carriera e la nascita del personaggio di Ugo Fantozzi
Dopo gli studi ha diverse esperienze lavorative: da cameriere a speaker della BBC a Londra, fino a diventare cabarettista e intrattenitore sulle navi della Costa Crociere, insieme con l'amico Fabrizio De André.
Negli anni sessanta viene assunto, in una delle più importanti industrie impiantistiche italiane, la Cosider, dove era addetto all'organizzazione di eventi aziendali tra i quali lo scambio di doni natalizi tra dirigenti e la premiazione dei dipendenti meritevoli; da questa esperienza lavorativa trarrà l'ispirazione per creare il personaggio del ragionier Ugo Fantozzi che in seguito lo renderà molto popolare.
Paolo Villaggio oltre il cinema comico
Negli anni del dopoguerra Villaggio conosce il futuro cantautore Fabrizio De André, diventandone intimo amico e con il quale dividerà gran parte delle sue scorribande giovanili. Nel 2002, esce, per la Feltrinelli, Non per un dio ma nemmeno per gioco, una biografia dedicata al cantautore genovese curata da Luigi Viva. All'interno si possono trovare numerose interviste rilasciate dai due artisti che ripercorrono numerosi episodi della loro amicizia.
Pur avendo raggiunto la fama con i film di Ugo Fantozzi, Paolo Villaggio è stato un artista a tutto tondo: ha recitato per Federico Fellini, ha lavorato per numerose fiction, ma soprattutto è stato uno scrittore fra i più apprezzati del nostro tempo. Insieme all'amico De Andrè ha scritto, fra le altre, la canzone Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers, un capolavoro di satira. I suoi libri sono riconosciuti fra le migliori opere comiche italiane.
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