“Il giovane favoloso” (2014), diretto da Mario Martone e protagonizzato da Elio Germano, narra la vita del conte Giacomo Leopardi (1798-1937), il maggior poeta dell’Ottocento italiano e tra i massimi scrittori della letteratura mondiale di tutti i tempi, nonché un notevole filosofo di ispirazione sensista e materialista che molte volte è stato persino visto come un precursore dell’Esistenzialismo. Un uomo rivoluzionario che lottò sempre per la sua libertà e contro le convenzioni del suo tempo. Il film ripercorre la vita di Leopardi dalla sua infanzia nella casa-biblioteca di Recanati, segnata da un difficile rapporto con il padre Monaldo, nobile autoritario e severo. Un ambiente ostico che opprime il giovane poeta, dotato di una straordinaria intelligenza e sensibilità e tormentato dai dubbi ed i problemi di salute, che peggiorano dopo la morte di Teresa Fattorini, figlia del cocchiere di famiglia, che per lui rappresentava la speranza. Non a caso sarà lei la destinataria, dieci anni dopo, della sua immortale poesia “A Silvia”. A 24 anni, anche se minato dalla sua fragile salute, intraprende un viaggio per l’Italia, mentre continua a mandare agli editori le sue opere di poesia e prosa, non sempre accolte da una critica lusinghiera: da Firenze, dove conosce Antonio Ranieri, nobile napoletano che diventerà il suo migliore amico, a Roma e infine Napoli, dove trascorreranno gli ultimi anni delle loro vite in una villa di campagna alle pendici del Vesubio. Dopo aver assistito ad un’eruzione del vulcano ed in una città colpita dal colera, il poeta, già in fin di vita, scriverà la sua celebre composizione “La ginestra”, il suo testamento poetico. Il film ebbe uno straordinario successo al Festival di Venezia e trovò il riscontro unanime di critica e pubblico. La sua toccante, applauditissima interpretazione valse a Elio Germano il David di Donatello al miglior attore protagonista e al regista napoletano il Globo d’oro al miglior film.
Riproduzione riservata ©2024 - PCTV