Keira Knightley interpreta in The imitation game, il ruolo di Joan Clarke. Quest'ultima è una giovane venticinquenne, ancora nubile, che vince, grazie al suo amore per lo studio della matematica e della logica, un concorso ideato da Alan Turing. La bella giovane riesce, infatti, a finire in tempo record un cruciverba piuttosto complicato. Questa donna coraggio è quindi pronta per ideare insieme ad Alan, una macchina particolare, che gli consenta di impedire gli attacchi dei nazisti. Ma i complotti ben presto avranno la meglio e Joan a breve sarà costretta dai genitori per sposarsi finalmente e formare una famiglia. Pur di impedire che Joan vada via, Turing le chiede di sposarlo senza un reale interesse, ma ben presto ragione e sentimento si mescoleranno. Alan, solo dopo il matrimonio, rivela a Joan di essere in realtà omosessuale. Ben presto questo sentimento sarà la sua condanna, in quanto, subito dopo la fine della guerra, viene dichiarato colpevole di atti osceni in luogo pubblico e castrato. Ma Joan non dimentica gli anni passati insieme a lavoro e torna a trovarlo, ma l'uomo è ormai depresso e poco dopo si uccide.
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