Girato in Francia, ruota intorno ai due personaggi principali, il capitano Mattei, Daniel Auteuil e il cecchino, Vincent Kaminski, interpretato da Mathieu Kassovitz, l’altro volto della legge, quella personale.
Il personaggio portato in scena da Kassovitz è il cecchino, o meglio un tiratore scelto, per le autorità ufficialmente “morto” in Afghanistan. Sarà lui che, proprio quando il capitano Mattei sta per arrestare la banda di rapinatori che insegue da tempo, sparando dal tetto di un edificio, permetterà ai malviventi di scappare.
La sua identità resterà nascosta fino a quando, una telefonata anonima svelerà al capitano Mattei il suo indirizzo. A quel punto verrà arrestato ed interrogato, ma non si caverà alcuna confessione sui suoi complici. Presto però riesce a fuggire dalla detenzione e da quel momento comincerà la sua spietata ricerca di colui che in quella telefonata rivelò alla polizia i suoi dati.
Sarà una reazione a catena in questa caccia all’uomo, che porterà alla scoperta di relazioni al di là e ben al di sopra del loro potere immaginativo. Un intreccio incredibile tra giustizia ufficiale e poteri sovranazionali.
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