Terrence Malick fu il primo ad essere contattato per dirigere quest’opera, ma rifiutò per esigenze personali e alcuni contrasti di vedute. Diversamente, David Linch accettò con entusiasmo, era giovane all’epoca, e aveva appena terminato la sceneggiatura di Ronnie Rocket propostagli da Stuart Cornfeld, un produttore che non esitò poi a proporgli quella di The Elephant Man.
Lynch non se lo fece ripetere e si mise subito all’opera sul lavoro dei due sceneggiatori, Eric Bergen e Cristopher de Vore liberamente tratto da alcuni libri tra cui The Elephant Man and Other Reminiscences di Frederick Treves e The Elephan Man: A Study in Human Dignity di Ashley Montagu. Il lavoro sulla sceneggiatura fu impegnativo e vi misero le mani anche i coniugi Brooks, che alla fine ne produssero il film, ma chiesero di non essere menzionati per non indurre il pubblico a credere che si trattasse di una commedia.
Curiosità: l’attore protagonista John Hurt, fu truccato sfruttando calchi originali prelevati dal corpo di Joseph Merrick e tuttora esposti al Royal London Hospital.
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