In un mondo distopico, governato da meschinità e burocrazia, un semplice impiegato nonché nostro protagonista, Sam Lowry, interpretato da un ottimo Jonathan Pryce, sogna spesso ad occhi aperti. I suoi sogni, però, si rivelano quasi premonitori, e quando si rende conto che la ragazza che lui vede nelle sue fantasie esiste realmente, la sua storia inizia a complicarsi. Il film è ambientato in un mondo irreale, da qualche parte nel ventesimo secolo, quindi senza coordinate temporali esatte che ci permettono di identificare bene la storia. Questo ci permette anche di estrapolare la storia da un contesto irreale, quasi forzato e per questo identificabile con differenti situazioni. Sam sogna spesso e il suo sognare si mescola alla realtà che ci viene raccontata. Dove finisce la finzione e dove inizia la realtà in uno spettacolo che di per sé è finto ma si vende come reale è la domanda che siamo costretti a porci. In questo contesto, il quando la storia si realizza potrebbe anche essere oggi.
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