Michael Grandage ha colpito gli appassionati di cinema con lo strabiliante, accattivante e avvincente racconto della vita e della carriera dell’editore Max Perkins, proprietario della Scribner’s Son. Il film, che si chiama Genius, è ambientato nella New York del 1929 quando l’editore Perkins incontra per la prima volta Thomas Wolfe che pone alla sua attenzione il suo manoscritto. L’editore, che aveva già scoperto scrittori del calibro di Ernest Hemingway e Francis Scott Fitzgerald, resta folgorato da questo giovane scrittore.
Max Perkins infatti leggerà in pochissimo tempo il manoscritto di Thomas Wolfe, per procedere così subito alla pubblicazione. Quello che più caratterizza il film, oltre la storia ovviamente, è l’operato del regista. Michael Grandage racconterà questa storia in modo apparentemente cupo infatti, anche se la pellicola è ambientata negli anni 20’ le varie inquadrature ricordano un film degli anni 80’. Sostanzialmente un inizio lento solo apparentemente per una storia che viene vista tutto d’un fiato, quasi come Max Perkins lesse il primo libro di Thomas Wolfe.
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