Enrico II fu, di fatto, un Re riformista, il cui regno durò fino al 1189. Fra le varie riforme attuate tolse molto potere all’aristocrazia centralizzando nuovamente sul sovrano il controllo del territorio. Allo stesso modo, diede vita a nuove corti ‘ripulite’ dallo zoccolo duro di nobili che tramavano contro di lui. Dal punto di vista economico e sociale favorì il commercio offrendo protezione ai commercianti stranieri. Tuttavia, la sua capacità più importante fu quella di stringere alleanze con i maggiori sovrani stranieri anche grazie le nozze fra i suoi figli e quelli di altri re.
“Il leone d’inverno” (1968) racconta un episodio di breve durata nella storia dei reali d’Inghilterra, che rimane comunque significativo per la spartizione dei poteri e dei territori dell’isola.
Preoccupato dalla sua età e dalla morte che potrebbe arrivare imminente, Enrico II Plantageneto, già Sovrano d’Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda, convoca la sua famiglia, la Regina Eleonora d’Aquitania, i tre figli che erediteranno il regno e Re Filippo di Francia al fine di decidere come dividere i territori. La convivenza a castello si trasforma in un vespaio con cospiratori e lacchè pronti a rovesciare il trono da un momento all’altro. Il susseguirsi degli eventi offre al vecchio Sovrano una prospettiva adeguata per prendere le proprie decisioni politiche e lasciare la maggior parte dei poteri nelle mani della moglie.
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