Il sale della terra titolo originale The Salt of the Earth è un film documentario-biografico del 2014 diretto da Juliano Ribeiro Salgado e Wim Wenders e racconta il pianeta terra con le fotografie del padre di Juliano il fotografo più famoso dei nostri tempi Sebastião Salgado, 70 anni, brasiliano, che viaggia per il mondo da 40 anni denunciando e rendendo pubblico tutto ciò che non va, dalle precarie condizioni di lavoro, alle conseguenze del cambiamento climatico, le guerre, la fame. Le sue sono fotografie di uomini e della natura, dell’uomo e dell’ambiente in cui vive, un concetto che fa pensare a qualcosa di primitivo ma che emoziona, ti impone a pensare alla terra come amica, come fonte di vita, non come risorsa da sfruttare. Wenders è la voce narrante e si alterna alla voce di Salgado padre che racconta al figlio la sua vita. Il documentario è stato montato a colori e a bianco e nero. All’inizio è ambientato in posti remoti e inesplorati dell’Africa, del sud America, del Kenya, dell’Uganda e in tutti quei luoghi dove sono presenti popolazioni indigene, che non conoscono la cattiveria, che vivono in pace tra di loro e rispettano la natura. Poi cambia ambientazione e si sposta nei paesi “globalizzati” che invece inquinano, devastano, sfruttano la nostra terra in nome del Dio denaro. Due modi diversi di vivere e di morire, due modi diversi di relazionarsi con il nostro pianeta, due modi diversi di civiltà. E’ un documentario che parla della storia, la storia degli ultimi 50 anni della terra e della diversità delle persone che la abitano, parla della bellezza, della fauna e della flora ma anche del dolore, della miseria, delle malattie. Il sale della terra apre le coscienze e dà un messaggio sociale: ci permette di osservare e capire quant’è bella la nostra Terra.
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