Di stampo espressionista in pieno stile David Griffith, La morte sul fiume è un film che avrebbe potuto avere grandi potenzialità ma che non ottenne mai un successo tale da passare alla storia come un capolavoro del cinema. Charles Laughton decise di basarsi sul romanzo “The night of the hunter” scritto da Davis Grubb e di riadattarlo per il grande schermo, concentrandosi in particolare sulla fotografia e girando la pellicola in poco più di un mese.
La storia è ambientata in Virginia durante gli anni Trenta, in un America fanatica e puritana ideologie tipiche del sud degli Stati Uniti. Il film venne molto criticato per questa sua forte impronta religiosa e cristiana che fa riferimento a falsi profeti e a pratiche a volte troppo fanatiche. Da non dimenticare la fantastica interpretazione di Robert Mitchum che interpreta appunto un predicatore che dividerà la cella con il protagonista del film Ben Harper. Un film che potremmo definire strano sopratutto perché a “raccontarlo” sono due bambini che rendono il tutto vissuto in modo fanciullesco e spensierato senza far pesare il contesto in cui ci troviamo con questa pellicola.
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