Senza lasciare traccia è la storia di Bruno, il quale è gravemente ammalato, tuttavia l'origine del suo male non è patologica ma risiede in un evento traumatico. Bruno è sposato con Elena, che tenta invano di aiutarlo.Bruno deve tornare nel luogo dove tutto è cominciato se vuole portare alla luce i suoi drammi.
Senza lasciare traccia è ambientato in epoca moderna, in un "oggi" che potrebbe essere tranquillamente il periodo contemporaneo. Alla regia c'è Gianclaudio Cappai, il quale dopo il successo del corto "Purché lo senta sepolto" al Torino Film Festival, fa parlare di sè al cinema.
Interessanti le atmosfere cupe e a tratti inquietanti, la sua attenzione per i dettagli e per l'architettura agricola in cui è ambientata parte della vicenda. Una trama interessante, quasi noir, in lontananza un presagio di vendetta che potrebbe essere il filone dominante. Non resta che andare al cinema a saggiare le doti del regista!
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