Pellicola girata in 16 millimetri, Re della Terra selvaggia, un film che fa riflettere e sognare nel suo genere unico e vincitore del festival di Cannes 2012. Tratto dall’opera teatrale ‘juicy and Delicious’della sceneggiatrice Lucy Alibar , Re della terra selvaggia (film del 2012) alla regia di Benh Zeitlin, è un docu-film di genere drama- fantasy che narra la avventure di vita di una bimba di 6 anni, Hushpuppy e del padre Wink. La storia è ambientata in una in una piccola comunità nel sud della Louisiana, denominata Bayou ovvero ‘Bathtub’-la Grande Vasca- proprio perchè soggetta a continue alluvioni e cicloni che imperversano sulla zona e quindi sempre bagnata da piogge ed acqua che la rendono paludare, ma nonostante ciò magica, onirica ed unica poiché vista dagli occhi della bimba intrisi di fantasia ed allegria. La vita di Hushpuppyche vive con con Wink, padre severo ma affettuoso, nonostante la dura realta’ della malattia che egli scopre di avere, e’ uno specchio di come la gioia di vivere e lo spirito di sopravvivenza vincano e di come abbiano la meglio nonostante le avversità. Bayou è vicina ad una catastrofe naturale, che portera’ all’innalzamento delle acque del vicino delta del fiume ed alla liberazione di creature marine di età jurassica gli Aurochs, in un’atmosfera fantasy dal sapore vagamente epico, che diventeranno i personaggi principali delle avventure narrate dalla piccola bimba-guerriero. A seguito della drammatica perdita del padre la bimba parte così per una magica avventura alla ricerca della sopravvivenza, di se stessa e della sconosciuta madre, in un viaggio ricco di avventure e peripezie, che la porteranno alla scoperta di un nuovo mondo, una nuova vita e fortunatamente anche della sconosciuta madre. Ecco che qui che il dramma si trasforma in favola in un turbinio di altalenanti stati d’animo dello spettatore e dal punto di vista della piccolaHushpuppy, che a causa delle dure condizioni della comunità di Bayou cui fa parte, la costringono ad intraprendere una viaggio in una natura selvaggia ed incontaminata, fra paesaggi magici e quasi da sogno, in una costante ricerca di una prospettiva migliore e della felicità dove gli affetti perduti e ritrovati incorniciano il quadro allegorico della vita umana. Il sogno del padre Wink sarebbe stato quello di poter vedere la sua bimba incoronata come un impavido Re del villaggio e quindi prospettando per lei un futuro migliore rispetto alla loro situazione iniziale, realizzato poi con la scoperta di un immenso coraggio che la piccola dimostra di avere durante il suo lungo viaggio tra realtà ed immaginazione. Il viaggio è una metafora di passaggio dall’età infantile a quella adulta che con la frase "Chi è l'uomo?" urla Wink, "Io sono l'uomo", risponde Hushpuppy, viene perfettamente descritta.
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