Il sole dentro, un film di Paolo Bianchini, con Angela Finocchiaro nei panni di Chiara, che per i bambini è Mister Pasta e fagioli, Giobbe Covatta che interpreta il simpaticissimo conducente del pullman, Francesco Salvi, Padre X, uno strano costruttore di aquiloni nel deserto, Diego Bianchi, il console onorario, noto come Zoro, Gaetano Fresa che interpreta il piccolo Rocco, Fallou Kama nel ruolo di Thabo, Mohamed Lamine Keida nel ruolo di Yaguine e Mohamed Toumany Tylla in quello di Fodè.
Due viaggi, due rotte distinte. Il primo nel 1999, storia reale, quello di Yaguine e Fodè, due ragazzini che dall'Africa decidono di scrivere e portare personalmente una lettera Alle loro Eccellenze i membri e responsabili dell'Europa affinchè aiutino i bambini che vivono nel loro paese ad avere ciò cui ogni essere umano abbia diritto: cibo, cure mediche e istruzione. Per giungere a Bruxelles non hanno altro modo se non quello di nascondersi nel carrello di un aereo diretto proprio lì. Sarà inevitabilmente tragica la loro fine poichè; all' atterraggio, i tecnici dell'airbus troveranno i due piccoli abbracciati e morti assiderati.
Altra coppia di adolescenti, altro viaggio di speranza in un futuro diverso, migliore. Siamo nel 2009, questa volta i due protagonisti sono due piccole promesse del calcio, Thabo, proveniente dalla Guinea, gettato via come fosse nulla quando non dava i risultati sperati, e Rocco, un ragazzino barese, anche lui piccolo calciatore che decide di andare in soccorso dell' amico. Questa volta il viaggio seguirà la rotta contraria, dall' Italia all' Africa, fino a N'Dola, il villaggio dove è nato il piccolo Thabo.
Le due toccanti storie trovano degli attori giovanissimi che fanno giungere immediatamente il messaggio dell' intero film attraverso i loro occhi. Intorno a loro inoltre un cast incredibile che dona alle vicende quell' aria di ilarità e leggerezza che permette di far riflettere ancor di più su quanto accade non molto lontano da noi, presi dal consumismo assurdo al quale siamo abituati. Il film di Bianchini trova così nei suoi attori i perfetti interpreti di quella realtà così dura, ma dal volto carico di speranza e sempre col sorriso grazie ad Angela Finocchiaro, Francesco Salvi e Giobbe Covatta e all'irrefrenabile simpatia di Diego Bianchi, il console “onorario”.
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