Senza alcun dubbio uno dei film più grotteschi e particolari degli ultimi anni, “The Lobster” (2015) contiene più di una scena che lascerà turbati gli spettatori più ‘delicati’. “The Lobster” è ambientato in un futuro distopico, dove le persone single sono portate in un hotel e costrette a cercare un partner in 45 giorni, pena la trasformazione in un animale di loro scelta. È dunque evidente sin da subito che si tratta di una produzione ricca di episodi assurdi e inverosimili.
La prima scena alquanto disturbante è quando uno dei partecipanti viene costretto a mettere la mano nel tostapane acceso, bruciandogliela, perché si era masturbato e dunque era andato contro le regole dell'hotel.
Un'altra che ritengo altrettanto forte, non tanto dal punto di vista visivo ma da quello emotivo, è quando, durante la missione di sabotaggio nell'hotel, David e i suoi compagni obbligano il proprietario a sparare alla moglie se vuole salvarsi. La pistola si rivelerà scarica.
La terza scena più disturbante è anche l'ultima del film. In questo caso, David si acceca con un coltello in modo da vivere nello stesso modo della donna di cui si era innamorato.
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