Un sacco bello del 1980 rappresenta l’esordio cinematografico del romano Carlo Verdone, che scrive, dirige e interpreta le sue opere. Come molte delle sue pellicole che seguiranno, Un sacco bello è un film corale, dove Verdone interpreta i vari personaggi.
Enzo, irriducibile ragazzo quasi trentenne, privo di amici, disperatamente in cerca di compagnia per un tour in Polonia recando con sé penne biro e calze di seta, riesce a convincere un demotivato Sergio. Partendo a bordo di una Fiat Dino spider nera, i due incrociano senza conoscersi altri due personaggi, l'hippie Ruggero e la sua compagna Fiorenza.
Appena fuori città Sergio somatizza le sue insicurezze con un fortissimo malore ed Enzo si trova costretto a far tappa in un ospedale dove intrattiene infermieri e portantini con mirabolanti racconti di sue avventure, mentre il ricovero del suo amico per calcolosi biliare fa sfumare per sempre il viaggio.
Nel pieno della notte echeggia un boato nella Capitale per un tuono che preannuncia un temporale. Enzo sta cercando ancora qualcuno con cui partire, imbattendosi in un amico di un amico. Leo si sveglia di nuovo solo. Ruggero si congeda da suo padre per tornare nella comunità, non senza critiche da parte di Fiorenza, che appare stanca della vita in campagna. Il mattino dopo, con un quadretto patetico di Leo in procinto di raggiungere sua madre, questi riprende la vita di prima.
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