Viaggio lampo in Libano per Angelina Jolie, che ha fatto visita a un campo di rifugiati siriani a Fayda, nella valle della Bekaa, in Libano. Da sempre attivissima per le cause umanitarie, anche stavolta Angelina non si è tirata indietro ed è andata a incontrare i rifugiati che lei definisce "i suoi eroi", inviata speciale per l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite.
"Non dobbiamo lasciare che i timori abbiano la meglio su di noi", le parole di Angelina Jolie
Anche stavolta Angelina Jolie ha fatto sentire la sua voce, sottilineando come dopo cinque anni di conflitto avrebbe voluto vedere le famiglie ospitate nel campo tornare a casa. «È tragico e vergognoso che si sia così lontani da quel punto», ha detto l'attrice, considerando che gli sfollati sono soprattutto donne e bambini. «Nel corso di questa visita ho visto quanto sia disperata la lotta per la sopravvivenza di queste famiglie, dopo cinque anni di esilio i loro risparmi son finiti. Capisco che in molti Paesi la gente abbia paura della situazione dei rifugiati, non è sbagliato sentirsi instabili di fronte a una situazione di tale portata e complessità, ma non dobbiamo lasciare che i timori abbiano la meglio su di noi».
L'incontro con una donna siriana e la sua speranza nel futuro
La Jolie è rimasta particolarmente colpita da un incontro con una donna siriana. La donna, ospitata presso il campo di rifugio, è rimasta paralizzata dopo essere stata colpita da un cecchino. Angelina ha raccontato di come la donna, durante il loro incontro, non ha mai smesso di sorridere e raccontare quanto sia ancora piena di speranze di vedere un futuro migliore per suo figlio, accesa dal desiderio di poterlo vedere andare a scuola e realizzarsi.
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