Una lettera aperta, pubblicata dal settimanale Chi: è quella che Massimo Boldi ha scritto a Christian De Sica. I due sono stati per anni protagonisti dei classici cinepanettoni, ormai diventati appuntamento fisso del periodo di Natale. Poi una lite ha interrotto il fortunato sodalizio: la separazione lavorativa ha portato Boldi e De Sica ad intraprendere due strade diverse. "Caro Christian, ti scrivo perché sono addolorato o forse semplicemente dispiaciuto", questo l'inizio della lettera di Boldi. "Mi spiace vedere questo tuo lato debole che il pubblico, il tuo pubblico, il nostro pubblico, non conosce. La tua debolezza ha un nome: Silvia, tua moglie. Lei, la tua agente, che decide, che programma la tua vita da sempre, anzi, da quando hai iniziato ad avere successo, da quando abbiamo iniziato ad avere successo con Aurelio De Laurentiis, 28 anni fa".
Boldi e De Sica, un lungo sodalizio
Non usa giri di parole, Massimo Boldi, arrivando subito al dunque, al motivo che secondo lui frena il ricongiungimento della coppia. Per poi continuare: "Oggi è passato più di un quarto di secolo e tra noi che cosa resta? Solo qualche messaggino. No, non lo accetto. Mi manca Christian, il mio amico, troppo, tanto. Tu, Silvia e Aurelio (De Laurentiis, ndr) non avete perdonato il fatto che me ne sia andato nel momento del nostro massimo successo? Ma non stavo bene. Ero un uomo distrutto, avevo perso mia moglie Marisa. Forse un pacca sulle spalle, in quel momento, da parte del mio amico, mi è mancata. E pensare che Silvia e Marisa, praticamente coetanee, erano amiche".
Boldi e De Sica, la moglie di mezzo...
Amiche, le mogli di Boldi e De Sica, ma il primo afferma che gli amici non andarono nemmeno al funerale della moglie Marisa: "Christian e Silvia non sono venuti nemmeno al funerale di Marisa, mia moglie, la loro amica. Vorrei lavorare ancora con te, perché tua moglie ci vuole lontani?".
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