Daniela Spada e l’attore Cesare Bocci, l'affascinante attore di Montalbano, non sono sposati: a unirli, dal 1993, è «solo» il sacro vincolo dell’amore. Il 1 aprile dell'anno scorso un ictus post-parto colpì Daniela una settimana dopo la nascita della loro Mia. Daniela aveva 36 anni e con Cesare stavano insieme da otto.
L'ictus ha colpito Daniela una domenica sul divano, mentre era intenta ad allattare Mia. Cesare racconta che all'improvviso lei si sentì male, e allora «mollammo la bambina in braccio alla vicina» e corsero in ospedale. La tac, però, gliela fecero dopo un’ora e mezza. «I dottori all’inizio pensavano che fosse una crisi isterica e chiedevano se avessimo litigato, mi ripetevano “Nervosa la signora, eh?”.
«Dany rimase in coma per venti giorni, poi due mesi in neurologia, infine in una clinica di riabilitazione: all’inizio non riusciva neanche ad alzarsi. Ma, a dispetto di ciò che dicevano i medici, io ero sicuro che si sarebbe ripresa: so che è una combattente».
I due sono ancora uniti, più forti di prima
La coppia è rimasta unita anche se la vita, per Daniela, è diventata difficile e da quel giorno non è più stata la stessa: oggi si muove a fatica, per camminare ha bisogno di un appoggio e anche le facoltà di parola sono ridotte.
Ma la loro storia non è finita e, anzi, continua più forte di prima. Una storia che oggi hanno deciso di riscrivere, insieme, nel libro Pesce d’aprile, appena uscito. «Dopo quell'articolo abbiamo capito che la nostra esperienza poteva essere utile», mi spiega Daniela, che incontro nella loro casa a Roma.
«Quando mi è successo questo», riprende Daniela, «volevo morire. Ma per fortuna Dio non mi ha ascoltata e sto ancora qua». E qua ci sta viva, forte e di nuovo in piedi, sfidando l’equilibrio a piccoli passi. E' stata dura però Daniela è tornata a vivere.
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