"Riguardo al caso Brizzi sono doverose alcune precisazioni visto che ho scoperto per caso di essere stato schierato a mia insaputa, in un servizio a Mattino5 in cui hanno usato parte della mia intervista - fatta a Los Angeles al Festival del cinema - in un blocco dedicato al regista e agli scandali a lui legati". Inizia con queste parole un lungo posto su Facebook di Claudio Santamaria, che ha voluto chiarire la propria posizione in merito al caso di presunte molestie che vede coinvolto il regista Fausto Brizzi. In un servizio andato in onda nella trasmissione Mattino 5 era sembrato che l'attore romano prendesse le difese del cineasta.
Claudio Santamaria: su Facebook l'attore chiarisce la sua opinione
"Non vorrei che come tutte le cose, sia in Italia che nel mondo, diventi un po’ una caccia alle streghe. Non vorrei che chiunque ha avuto qualcosa la usa per farsi pubblicità o tiri fuori delle storie senza poi avere delle prove effettive". È questa la frase incriminata pronunciata da Santamaria, andata in onda su Mattino 5. "Non sapevo che sarebbe stata utilizzata in quella rubrica specifica altrimenti avrei richiesto più tempo e spazio per approfondire - ha spiegato Santamaria - questa è un'abitudine pericolosa che ultimamente sta prendendo piede nella comunicazione, quando si affrontano temi così delicati".
"Non puoi richiedere una battuta che poi verrà strumentalizzata, montata in modo sensazionalistico e tenendo all'oscuro l'intervistato dell'utilizzo che si farà e decidendo in quale schieramento posizionarlo, senza tenere conto di tutto ciò che aveva detto o scritto in precedenza. Ma mi assumo le mie responsabilità e spiego qui le mie posizioni in merito alla vicenda chiarendo in via definitiva. Non mi schiero assolutamente in difesa di Brizzi come hanno scritto. Ma non lo accuso e non mi indurrete a farlo perché io non sono un testimone e neppure un giudice. Non siamo amici, non ho mai lavorato con lui e non mi piacciono nemmeno i suoi film, (mi perdoneranno i suoi estimatori)".
Claudio Santamaria: "Sono dalla parte delle vittime e della giustizia"
Claudio Santamaria ha poi concluso il proprio messaggio spiegando, se ma ce ne fosse stato bisogno, che è solamente dalla parte delle vittime. "Ma il rischio e' quello che dopo tanti anni le denunce vengano considerate solo funzionali a farsi pubblicità, che confondano, sminuiscano il valore della denuncia alimentando la sete di gossip in salotti televisivi non funzionali ad un principio fondamentale. Se non si hanno prove, purtroppo, se non si denuncia subito, purtroppo, anche se il gruppo si sostiene, e' coraggioso, non si otterrà giustizia. La caccia alle streghe consiste proprio in questo. Sostituendosi ai tribunali, con giudizi facili, spietati , superficiali come un tweet. Sono dalla parte delle vittime. Dalla parte della giustizia. Non mi stancherò mai di ripeterlo: denunciate e nelle sedi competenti. Perché questo sistema di prevaricazione, di abusi di potere, di violenza e di impunità deve cessare".
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