L'eliminazione di James Gunn dal terzo film dei Guardiani della Galassia ha lasciato Dave Bautista con l'amaro in bocca. In un'intervista, riportata da Mashable, la star di Hollywood - che, nel franchise, interpreta Drax - ha dichiarato a The Jonathan Ross Show che il suo futuro nel terzo film della serie è in dubbio. "È una conversazione agrodolce - No, è una conversazione amara-amara, perché non sono molto contento di quello che hanno fatto con James Gunn", ha detto.
Dave Bautista non ci sarà nel terzo film dei Guardiani della Galassia?
La débâcle Disney - James Gunn e l'esito che questa ha comportato non è piaciuta a Dave Bautista che interpreta Drax nei Guardiani della Galassia. L'attore, infatti, ha riferito che non sa se vorrà continuare a collaborare con l'azienda che ha cacciato Gunn, non permettendogli di dirigere il terzo capitolo del franchise. Ecco le sue parole:
Ci sono un po’ di problemi. È una conversazione agrodolce. No – è una conversazione amara, perché non sono molto contento di quello che hanno fatto con James Gunn. Stanno tagliando fuori il film. È in attesa a tempo indeterminato. Per essere onesto con voi, non so se voglio ancora lavorare per la Disney… Sono stato molto esplicito sul modo in cui mi sento. Non ho paura di ammettere quello che provo.
Queste parole non ci stupiscono di certo visto che, qualche tempo fa, l'attore aveva definito "nauseante" lavorare ancora per la Disney, dopo il licenziamento del regista.
Bautista ha, a lungo, minacciato di tagliare i legami con Disney se a Gunn non fosse stato restituito il lavoro, dicendo a ShortList che avrebbe "chiesto alla [Marvel] di liberarmi dal mio contratto".
I contrasti tra Disney e James Gunn
A luglio, Gunn è stato estromesso dalla sua posizione di regista per Guardiani della Galassia Vol. 3 dopo che tweet inappropriati scritti anni fa sono riemersi dalla rete, facendo storcere il naso alla Disney e alla Marvel, che hanno deciso di chiudergli le porte in faccia per assumere un nuovo cineasta al suo posto.
Può risultare alquanto sorprendente che un attore possa essere così schietto con i propri datori di lavoro (soprattutto perché gli altri preferirebbero semplicemente tacere e intascare soldi) ma, come sottolinea lo stesso Bautista: "Non penso di essere il tipico ragazzo di Hollywood".
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