Gerry Scotti, per il ritorno in televisione del suo programma storico, Chi vuol essere milionario?, il cui ritorno il 29 novembre 2018 ha avuto esito positivo sia di pubblico che di critica, si rivela e parla sia del suo passato che del futuro della televisione.
Stima e invidia per Maria De Filippi
Si rivela molto grato a Tu si que vales per avergli dato la possibilità di lavorare a stretto contatto con Maria De Filippi, una delle regine della televisione italiana, e rivela cosa pensa e invidia di lei:
Maria mi riconosce la dote di essere nazionalpopolare e si diverte quando faccio il cialtrone, è attratta dalla mia curiosità. Quello che le posso invidiare è la sua capacità di lavorare con i sentimenti, infatti con lei mi commuovo spesso.
Gerry Scotti sui nuovi "Vip" dei reality e del web
Toccando anche un tasto delicato nella televisione moderna parla anche dei personaggi venuti fuori dal web e dalla televisione, scoprendo il tabù della loro incompetenza, nella maggior parte dei casi, come solo un professionista della televisione può fare e con la sua storica delicatezza e semplicità:
Sono il prodotto di una TV molto moderna. L’unico dispiacere è che da lì non siano arrivati un nuovo Bonolis, un nuovo Scotti, la nuova Maria De Filippi, il nuovo Carlo Conti. Sono nati solamente volti che, tirati fuori dal ruolo di ospiti, non saprebbero condurre un programma”.
Dalle discriminazioni al successo
La parte più interessante delle rivelazioni e delle opinioni che Gerry Scotti rilascia, tuttavia, riguardano il suo passato e di come, al liceo, è stato vittima di numerosi pregiudizi che, tuttavia, lo hanno aiutato nel suo futuro, aiutandolo a diventare una leggenda della televisione italiana:
Al liceo i professori mi discriminavano perché mio padre faceva l’operaio, ma questo mi ha aiutato a diventare quello che sono.
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