Proprio in questi giorni in cui si parla del divorzio di Angelina Jolie e di Brad Pitt, la sue ex moglie Jennifer Aniston ha deciso di dire addio al set cinematografico con queste parole: “Ho deciso di fermarmi un anno per stare tranquilla”
Sembra che l'attrice abbia intenzione di avvicinarsi al mondo della regia cinematografica e che abbia bisogno di tempo per elaborare una nuova e originale storia diretta da lei che potrebbe arrivare al cinema nei prossimi anni.
Durante un'intervista a Verissimo fatta da Jonathan Kashanian, l'attrice Jennifer Aniston ha dichiarato:
"Da ragazzina non sapevo che avrei avuto tutti questi sogni e che li avrei realizzati. Sapevo di voler essere qui, ma ho cominciato dal teatro e non credevo che sarei arrivata così lontano. La verità è che ho sempre cercato di avere sogni modesti, anche per non rimanere delusa.
Sono rimasta la stessa di sempre, ho ancora gli amici che avevo quando ero una bambina. Ho avuto delle solide fondamenta e questo mi ha aiutato a restare con i piedi per terra. Per il futuro sogno di occuparmi di regia. Ne ho avuto un assaggio qualche anno fa e ho deciso di prendermi un anno di tranquillità per dedicarmi a questo progetto."
L’intervista, he è stata mandata in onda durante la puntata di sabato scorso, è stata girata nel corso del ‘Giffoni Film Festival 2016’ che si è tenuto a luglio.
Jennifer durante l'intervista non ha parlato della sua vita privata che cerca di tenere il più possibile lontana dal gossip ma lo scorso luglio, riguardo ai media, ha scritto in un blog dell'Huffington Post:
“Prima mi dicevo sempre che i tabloid sono come fumetti da non prendere seriamente: solo una soap opera che la gente segue quando ha bisogno di distrazioni. Ma non posso più continuare a dirmi queste cose perché lo stalking e l'oggettivizzazione che vivo in prima persona, ormai da decenni, riflettono il modo corrotto in cui "calcoliamo" il valore di una donna. D
opo anni di esperienza ho capito che la prassi dei giornali scandalistici, per quanto pericolosa, non cambierà. Almeno non nel breve periodo. Ma possiamo cambiare la nostra consapevolezza, la nostra reazione ai messaggi dannosi che sono contenuti in queste storie, apparentemente innocue, che ci vengono vendute come verità assolute e che formano la nostra idea di ciò che siamo.
Siamo noi a decidere in che misura prendere per buono quello che ci viene propinato e forse, un giorno, i tabloid saranno costretti a vedere il mondo da una prospettiva diversa, più umana, perché il pubblico avrà smesso di abboccare a tutte queste stronzate”.
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