Lo scorso novembre era stato annunciato che l'attrice Natalie Portman sarebbe stata insignita il prossimo mese di giugno del Genesis Prize, il corrispettivo ebraico del Premio Nobel. Si tratta di un riconoscimento, e di un premio in denaro di un milione di dollari, che viene assegnato ogni anno a chi, per meriti professionali e per la dedizione verso i valori e la cultura ebraica, può rappresentare una fonte di ispirazione per le nuove generazioni di fedeli e ebrei. Notizia delle ultime ore però vedrebbe l'attrice aver rifiutato il premio e di negare la sua partecipazione all'evento.
Natalie Portman, il Genesis Prize rifiutato dall'attrice
Attrice nata in Israele e cresciuta negli USA e prima donna che avrebbe avuto l'onore di ricevere il Genesis Prize, Natalie Portman ha fatto sapere attraverso i canali ufficiali che non presenzierà all'evento a causa dei "recenti avvenimenti" avvenuti in territorio Israeliano, con evidente riferimento al doloroso e incessante conflitto sulla Striscia di Gaza. Con un comunicato ufficiale la fondazione Genesis ha così comunicato l'accaduto: "I recenti accadimenti in Israele sono stati fonte di un estremo dolore per lei e non si sente a suo agio a partecipare ad alcuna manifestazione pubblica in Israele. E non può, in buona fede, prendere parte alla cerimonia."
Natalie Portman, Israele e la sua politica al centro di tutto
L'eco di questo rifiuto e rimabalzato in tutto lo stato di Israele raggiungendo anche i corridoi della politica, dove il ministro della cultura Miri Regev avrebbe affermato che l'attrice sia vittima delle pressioni del BDS, movimento per il boicottaggio d'Israele. La situazione è critica e la risonanza di tale notizia ha spinto i membri della Genesis Foundation a cancellare l'evento per evitare ulteriori complicanze a livello politico. La loro preoccupazione è ben evidente dalle parole rilasciate sul proprio sito ufficiale:
La signorina Portman è un attrice molto esperta, impegnata nell'attivismo sociale e semplicemente una persona meravigliosa. Lo staff della Fondazione è stata felice di conoscerla negli ultimi sei mesi e di poter ammirare la sua umanità, e rispetta il suo diritto di essere in disaccordo pubbligamente con le politiche del governo israeliano. Tuttavia, siamo molto rattristati dal fatto che abbia deciso di non partecipare alla cerimonia per il Premio Genesis a Gerusalemme per motivi politici. Temiamo che la decisione della signora Portman farà sì che la nostra iniziativa filantropica venga politicizzata, cosa che negli ultimi cinque anni abbiamo sempre cercato di evitare.
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