Nei mesi estivi dello scorso anno la Sergio Bonelli Editore, la casa editrice di fumetti più famosa e importante d'Italia, è rientrata in possesso dei diritti di sfruttamento di alcuni suoi importanti personaggi come Nathan Never e Dylan Dog. Proprio basandosi su quest'ultimo, il famoso indagatore dell'incubo creato da Tiziano Sclavi nel 1986, la società realizzerà una serie televisiva, trasformandosi in una media company e debuttando con un ruolo di primo piano nell'industria.
Dylan Dog, la serie tv in lingua inglese: 10 episodi confermati
L'annuncio arriva in contemporanea con la diffusione di una intervista esclusiva rilasciata dai maggiori esponenti della Sergio Bonelli Editore alla nota rivista americana Variety. Il progetto televisivo su Dylan Dog, dieci episodi che verranno realizzati in lingua inglese e per cui sono già in corso una serie di trattative atte a trovare il giusto distributore, sia esso un canale televisivo o una piattaforma streaming, è un grande passo dell'industria fumettistica italiana verso il mondo audiovisivo.
Davide Bonelli ha così commentato l'annuncio del progetto: "Sviluppare dei nuovi mondi per mettere in contatto le persone con i nostri iconici personaggi e franchise, così come dei nuovi esclusivi show – nei device che scelgono – è una delle nostre principiali priorità. Stiamo investendo e creando degli show di alta qualità, tra cui una nuova serie su Dylan Dog.".
Dylan Dog: il fumetto sarà il primo soggetto di un progetto più ampio
Nasce così la Bonelli Entertainment, divisione che si occuperà di produrre adattamenti cinematografici e televisivi delle opere della casa editrice, con in cantiere altri progetti quali al serie animata Dragonero in collaborazione con Rai. L'obiettivo è quello di creare una sorta di universo condiviso (sulla falsariga della Marvel) in cui i vari protagonisti avranno occasione di entrare in contatto, con figure quali lo stesso Dylan Dog che potrebbero incontrare sullo schermo personaggi quali Mister No e Martin Mystère.
Il progetto di una "Bonelli televisiva" partirà però da Dylan Dog, storia che non ha bisogno di presentazioni e che vede protagonista il detective privato specializzato nel soprannaturale dall'iconica camicia rossa. La sua storia è stata già portata al cinema nel 2011, senza successo, dalla Platinum Studios, che ha realizzato un film omonimo con protagonista Brandon Routh e con diverse assenze cardine, come la mancanza del fidato assistente Groucho ispirato all'attore comico Groucho Marx.
Fonte immagine di copertina e foto interna: https://www.facebook.com/dylandog.club/
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