Eleonora Andreatta, la manager cinefila già direttrice di Rai Fiction e che ora governerà le serie tv italiane di Netflix, rivela quali saranno le prossime mosse della piattaforma streaming nel nostro Paese. In un'intervista concessa a Silvia Fumarola per la rubrica di Repubblica "L'anno che verrà", Andreatta fornisce alcune ghiotte anticipazioni sugli Originals nostrani che arriveranno sul servizio nel corso del 2021.
Serie tv Netflix italiane in uscita nel 2021: cosa vedremo
Quest'anno si sono concluse Baby, Skam e Suburra, sono arrivate Curon e Summertime e in primavera toccherà a Zero, serie originale di Antonio Dikele Distefano.
Andreatta spiega a Repubblica che il protagonista "è un ragazzo di seconda generazione che vive nei sobborghi di Milano".
Tra i registi ne abbiamo scelto uno che fosse di seconda generazione, come lui. È una storia in cui il protagonista si sente invisibile, ma è una sensazione di tutti quei ventenni che fanno fatica ad avere amici o a trovare l'amore.
Saranno proprio l'intercultura, la diversità religiosa e l'orientamento sessuale le tematiche principali al centro delle prossime serie italiane di Netflix.
Il racconto delle donne avverrà fuori dagli stereotipi, comprendendo la molteplicità della figura femminile. Nella cultura di Netflix c'è anche l'inclusione e la diversità: la rappresentazione delle donne, ma anche come cambiano i modelli maschili e la paternità.
Ampio spazio verrà dedicato agli adattamenti da romanzi celebri: su tutti spiccano La vita bugiarda degli adulti di Elena Ferrante e Fedeltà di Marco Missiroli, vincitore del Premio Strega Giovani 2019.
Ogni adattamento è un percorso unico, sarà differente ma estremamente interessante. Ho lavorato molto sia su romanzi contemporanei che non, perché la letteratura offre mondi possibili e personaggi che riescono a riassumere eventi e situazioni dalla valenza universale. Ora sono in esame numerosi progetti, anche tratti dai romanzi. Dalla letteratura nasce quello che è il romanzo contemporaneo della serialità.
Tinny Andreatta chiarisce che quello che Netflix sta facendo con le serie internazionali è "invertire il flusso di importazione del prodotto americano verso l'Europa ed aver permesso di 'navigare' il mondo intero e portare colori, personaggi e lingue del mondo in tutte le direzioni".
Per l'Italia è una grandissima opportunità: abbiamo un'industria e talenti di grande valore, fino ad oggi abbiamo avuto un limite, quello della lingua. Ma Netflix permette, con sottotitoli e doppiaggio, di avere una fruizione su 190 Paesi. Proprio perché locale, un prodotto può avere la capacità di arrivare in ogni parte del mondo grazie ad un messaggio universale.
Eleonora Andreatta: Netflix supera il tempo e lo spazio
La vicepresidente delle serie originali italiane Netflix cita come significativo il caso di Unorthodox, la mini-serie con Shira Haas nei panni di Esty Shapiro, la 19enne che fugge dalla comunità ultra-ortodossa chassidica di Williamsburg, a Brooklyn.
Una serie che arriva dall'Europa, ha vinto un Emmy Award eppure parla di una comunità piccolissima.
Nei suoi anni trascorsi in Rai, Andreatta ha impresso una svolta significativa al settore della fiction, che è completamente mutato nell'ultimo periodo. Queste capacità manageriali ora sono al servizio di un colosso come Netflix e il nuovo ruolo accanto a Kelly Luegenbiehl rappresenta una responsabilità ancora più significativa.
Il lockdown ha messo in luce la grande responsabilità di chiunque mette in scena un racconto: a volte è un bisogno di consolazione, altre di identificazione, altre di provocazione. Il catalogo di Netflix ha concesso a chiunque di trovare qualcosa. Sembra ovvio, ma Netflix permette di avere accesso in qualsiasi momento ad una programmazione che si vuole scegliere, cosa che supera il condizionamento del tempo e la difficoltà di procurarsi materiale da vedere.
Le serie Netflix preferite di Andreatta – e modelli di riferimento – restano Stranger Things, The Crown e After Life. Ma l'entusiasmo è tutto per La regina degli scacchi, "una serie universale" perché esplorando tematiche come la genialità e le dipendenze, "parla di una condizione non molto lontana da quella che vivono gli adolescenti, che sviluppano un'intelligenza viva e curiosa. I ragazzi in quegli anni, però, provano anche una grande angoscia e solitudine. Il dettaglio qui è davvero importante: le partite giocate sono reali, ed anche ciò rende questa serie perfetta".
Fonte foto copertina: Netflix Italia
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