Gaia Girace e Margherita Mazzucco restano al loro posto. In un'intervista esclusiva concessa a Variety, il regista Daniele Luchetti annuncia che L'amica geniale 3 avrà sempre le stesse protagoniste. Non ci sarà un recasting per le Lila e Lenù adulte. Girace e Mazzucco erano da più parti considerate "troppo giovani" per i ruoli e il toto-nomi sulla loro sostituzione ha tenuto banco per mesi.
L'amica geniale 3: attori non cambiano, ecco perché
Nell'intervista a Variety, Luchetti spiega che la produzione ha "scelto di mantenere lo stesso cast".
Innanzitutto, era importante conservare lo stesso aspetto fisico dei personaggi. Inoltre, le attrici sono cresciute. C'è una maturità visibile nelle loro espressioni, nei loro atteggiamenti. Abbiamo valorizzato questo meraviglioso arricchimento di Gaia e Margherita, e anche di altri personaggi. Non è una soluzione di ripiego: è una scelta che dà più profondità. Le vediamo crescere dal vivo sullo schermo.
Quanto allo stile, il regista passerà dai rimandi al neorealismo della prima stagione e alla Nouvelle Vague della seconda ad espliciti riferimenti al cinema degli anni '70, in particolare a John Cassavetes e alla New Hollywood di Mike Nichols e Bob Rafelson, Peter Bogdanovich e Francis Ford Coppola.
Nonostante abbia in mano delle ottime sceneggiature, ho provato a mettere gli attori in situazioni in cui avessero più libertà, quel genere di libertà che avevano gli attori nel cinema americano degli anni '70. Abbiamo lavorato molto sui sottotesti, sulla costruzione dei personaggi, sui loro archi narrativi. C'è anche uno staff speciale che aiuta gli attori, cosa che accade raramente sul set e che è quello che faceva il cinema in quegli anni: mettere lo spettatore di fronte a qualcosa di inaspettato.
Lila e Lenù, ovviamente, affronteranno due "viaggi piuttosto diversi".
Elena è una persona che ha un 'demone': la ricerca del suo talento. Non sa se è davvero brava e si chiede se sia una vera scrittrice. Il suo personaggio entra in una sorta di dramma borghese o in una commedia. Ha l'irrequietezza di un certo tipo di cinema italiano degli anni '70, che ricorda la Monica Vitti di allora, quei personaggi che si interrogano su un'identità femminile ancora non definita. Lila, invece, lotta ancora per la sopravvivenza. Per lei il riferimento è a quei film italiani e americani degli anni '70 che adoro, rivolti ad un pubblico adulto, con un tono sfacciato ed aggressivo. Il tono per Elena è più dolce, borghese e introspettivo. Lei è riflessiva, e lo notiamo grazie alla voce fuori campo: ha delle storie d'amore e i suoi dilemmi sono interni. Lila al contrario proietta tutto fuori. Combatte per non essere molestata, contro i salari bassi, per la sua dignità materiale. Quando questi due personaggi si scontrano, diventa L'amica geniale al 100%.
L'amica geniale 3: riprese si concludono a settembre 2021
Prodotta da Fandango, The Apartment e Wildside con Rai Fiction e Hbo, L'amica geniale 3 porta sugli schermi in otto episodi il terzo dei quattro libri della saga di Elena Ferrante, Storia di chi fugge e di chi resta.
La prima parte della stagione è stata girata lo scorso novembre tra Napoli e Firenze. A luglio la troupe si ritrova per completare il lavoro, con la fine delle riprese prevista per settembre.
L'uscita "dipende dal montaggio, quindi davvero non lo so", confessa Luchetti.
Considerando il modo in cui sto girando e dirigendo gli attori, ci sono numerose variabili ed opzioni su come costruiremo il montaggio finale. Ora sto lavorando sul montaggio della prima metà. Mi sono state date le chiavi di una Ferrari, devo stare attento che vada veloce, ma anche che percorra il tragitto migliore.
Il regista rivela di aver accettato di prendere il posto di Saverio Costanzo perché entrambe le protagoniste gli ricordano tratti di carattere di sua madre, "se avesse avuto un'istruzione universitaria e la grinta di Lila".
Essere nato in una famiglia con molte donne da parte di mia madre mi ha arricchito, mi ha fatto capire come le donne vengono molestate e come questo accada nella totale indifferenza. Sono solo corpi a disposizione degli uomini. Ne ho sentito parlare molto mentre crescevo. Tutto questo dona qualcosa di molto istintivo. Continuo a credere che la macchina da presa sia più collegata alla pancia che all'occhio. Questa serie è connessa alla mia pancia e alle donne della mia famiglia che hanno vissuto questo tipo di mondo direttamente sulla loro pelle.
La prima foto di Daniele Luchetti sul set della terza stagione è stata diffusa da Fandango sui social.
Foto: Rai/HBO
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