La serie TV La guerra dei mondi non ha ancora una data precisa di uscita, ma da quando è stata annunciata la curiosità intorno a questa progetto è aumentata sempre di più. D'altronde sia il romanzo del 1897 di Herbert George Wells, che gli adattamenti radiofonici e cinematografici di Orson Welles nel 1938 e di Steven Spielberg nel 2005 sono stati degli enormi successi: lecito quindi immaginare che anche la serie TV prodotta da Urban Myth, Canal+, Fox Networks Group Europe & Africa, AGC Television e Studiocanal possa avere lo stesso successo. E proprio a proposito della serie TV su La guerra dei mondi, sono ora giunte alcune anticipazioni direttamente da uno dei principali protagonisti del nuovo show: Gabriel Byrne.
La guerra dei mondi: anticipazioni sulla serie TV
"Gli alieni al centro de La Guerra dei mondi sono quasi del tutto metaforici. Potrebbero essere il cambiamento climatico o l’apocalisse nucleare, o gli effetti della guerra. Sono tutte queste cose insieme" ha dichiarato a sorpresa Gabriel Byrne, lasciando quindi intendere che la trama della serie TV sarà molto diversa rispetto a quella del romanzo di Herbert George Wells. Gli alieni potrebbero non esserci ma a mettere in pericolo l'umanità saranno i "suoi prodotti". La rivisitazione di La guerra dei mondi proposta dallo sceneggiatore Howard Overman è certamente interessante.
stesso showrunner negli scorsi mesi aveva dichiarato: "Il racconto di H.G. Wells, in molti modi, avvisa delle possibili conseguenze delle idee legate alla superiorità della razza e dei conflitti etnici. Sono questi i temi che volevo esplorare in modo più completo nella mia nuova versione moderna. Non vedo l’ora di offrire al pubblico una nuova versione coraggiosa, fresca e in cui è facile riconoscersi di questa storia così tanto amata”.
La guerra dei mondi: le anticipazioni di Gabriel Byrne
Negli scorsi mesi, in un'altra intervista, Gabriel Byrne aveva già lasciato intendere che questa versione de La guerra dei mondi sarebbe stata diversa dall'originale: "Nella letteratura, i romanzi distopici e la fantascienza sono stati un posto sicuro per affrontare il terrore collettivo. Ma ciò che Wells ha capito è che la più grande minaccia non proviene da fuori, ma da dentro noi stessi, e vediamo in questo nuovo racconto della storia un avvertimento che è solo la nostra stessa umanità che ci salverà".
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