Quella che forse è una delle speranze dei tantissimi fan di Stranger Things non dovrebbe diventare realtà. Questo almeno stando a quanto dichiarato dal produttore esecutivo della serie Shawn Levy, che esclude qualsiasi progetto per far diventare uno dei prodotti di punta di Netflix un franchise. Dunque per il momento niente prequel, sequel o spin-off per un’opera divenuta già di culto tra i fan e apprezzatissima dalla critica. Levy, nella sua intervista a ComicBook fa capire come tanto la produzione quanto i fratelli Duffer, creatori di Stranger Things, siano ora concentrati esclusivamente sulla prosecuzione seriale della storia. Tutti gli appassionati sono in attesa della quarta stagione, che tornerà non prima del 2019.
Stranger Things: il commento di Shawn Levy
Il produttore esecutivo della serie ammette che Netflix non avesse ancora considerato di trasformare in un franchise un suo prodotto originale. Tutto però è cambiato con il successo di Stranger Things, la cui trama e i personaggi ben si addicono a possibili espansioni narrative. Ma per il momento il focus della produzione resta sulle prossime stagioni.
“Vogliamo sicuramente continuare con diverse stagioni. Questa serie è diventata una delle bandiere di Netflix, che vorrebbe vederci continuare la storia in qualsiasi modo e per più anni possibile”.
Di certo le voci di uno sfruttamento su più fronti di questo brand torneranno in futuro, anche dopo la trasmissione dell’attesissima terza stagione. Stranger Things, in particolare dopo il colpo alla propria reputazione subito da House of Cards con lo scandalo che ha coinvolto Kevin Spacey, è probabilmente il maggior cavallo di battaglia di Netflix
Stranger Things: la trama
La serie è ambientata nella cittadina di Hawkins (Indiana), e prende il via nel 1983, quando il dodicenne Will Byers scompare in circostanze inquietanti. Gli sforzi della madre, del fratello, e soprattutto del gruppo di amici per ritrovarlo, sveleranno una serie di segreti tra il fantascientifico e il paranormale.
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