Giorgio e Tito sono padre e figlio. Due mondi opposti che si scontrano all’interno di un appartamento a Milano. Giorgio è un giornalista di successo, celebre volto di un programma televisivo, stimato da colleghi e circondato da amici. Solo la sua ex moglie non gli rivolge parola e suo figlio si limita a farlo il minimo indispensabile. Tito, d’altronde, è un adolescente e in quanto tale è mosso da un insieme di emozioni complesse che non si preoccupa di articolare o esprimere, soprattutto a suo padre. È pigro come solo un adolescente può essere. Giorgio fa il possibile per cercare di capirlo. Il suo sogno è portarlo sul Colle della Nasca, per la vendemmia, ma lui non ne vuole sapere. Tito si sente soffocato dalle attenzioni di suo padre e preferisce passare tutto il giorno con il suo gruppo di amici, mangiando, parlando di niente e giocando ai videogiochi. Finché un giorno, senza preavviso, comunica a suo padre che l’avrebbe raggiunto in Liguria per la vendemmia. Dopo una serie di incidenti e malintesi, alla fine, in qualche modo padre e figlio troveranno il modo di comunicare… o almeno ci proveranno.