Non è la prima volta che Il Segreto è costretto ad opporsi a fiction che su Rai 1 vanno fortissimo: era capitato in autunno con Don Matteo, un colosso insormontabile anche per la soap scritta da Aurora Guerra e trasmessa da Mediaset non solo nei pomeriggi dal lunedì al sabato ma anche la domenica sera. Tutto ha avuto inizio, con il nuovo palinsesto invernale, l'8 gennaio scorso: Il Segreto, dopo un mese di stop delle puntate serali, è tornato in prime time e ha trovato un altro degno erede di Don Matteo, in tutti i sensi. Sì, perché Che Dio ci aiuti anche nella serata del 29 gennaio ha battuto la concorrenza, compresa quella de Il Segreto.
Auditel del 29 gennaio 2017
I dati auditel parlano chiaro: Che Dio ci aiuti è stato seguito da 5.136.000 spettatori, collezionando uno share pari al 20.4%, mentre Il Segreto su canale 5 ha raccolto 3.405.000 spettatori pari al 13.1% di share. Si tratta dei due programmi più seguiti della serata: alle loro spalle NCIS, su Rai 2, ha tenuto incollati al televisore circa 1.673.000 spettatori, per il 6% di share, meglio ha fatto Hercules – La Leggenda su Italia 1,che ha invece collezionato 2.093.000 spettatori per uno share pari all'8%. Su Iris Shutter Island ha fatto registrare il 3.3% con 818.000 spettatori, mentre su rete 4 Pari e Dispari è stato visto da 982.000 spettatori con il 3.9% di share.
Che Dio ci aiuti e Il Segreto: scontro senza esclusione di colpi
Che Dio ci aiuti 4 si conferma la fiction di successo che già nelle prime tre stagioni aveva raccolto grandi consensi. Nonostante l'assenza di Lino Guanciale (attore molto amato dal pubblico e di recente protagonista anche de L'Allieva, la fiction con Alessandra Mastronardi), che sarà una guesta star, Elena Sofia Ricci tiene alta la bandiera della Rai grazie anche alla presenza di una Francesca Chillemi sempre simpaticamente fuori dagli schemi. Dall'altra parte Il Segreto (a proposito: Donna Francisca, Maria Bouzas sarebbe in trattative per entrare nel cast di Ballando con le Stelle) stupisce a suon di colpi di scena e di...morti: sì, perché è ormai chiaro che Aurora Guerra non faccia sconti a nessuno.
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