La vicenda del tetto degli stipendi in Rai, ormai da tempo in discussione, e che riguarderebbe sia i dipendenti che gli artisti, ospiti dell'azienda, continua a tenere banco ed è stato anche argomento dell'intervista di Aldo Grasso a Fabio Fazio, nel corso del Festival della tv e dei nuovi media tenutasi a Dogliani.Il conduttore di Che tempo che fa ha detto: "Sono in Rai da 33 anni. La Rai coincide con la mia vita, conosco tutti quelli che ci lavorano. Credo non ci sia mai stata un’ingerenza politica così grande sulla gestione dell’azienda. Non è né ammissibile né accettabile", ha detto Fazio.
Fabio Fazio, polemica sugli stipendi
I tagli degli stipendi riguardano anche Fabio Fazio, così come altri conduttori Rai (tra cui Massimo Giletti e Bruno Vespa), e il giornalista così si è espresso a tal proposito: "Non c’è un’azienda al mondo che possa reggere con qualcuno fuori che mette questi paletti. La Rai è la mia azienda e la mia vita e le si sta chiedendo di fare una cosa contro natura", ha detto il conduttore, polemico contro quanto deciso dal direttore generale, Antonio Campo Dall’Orto."Non mi sentivo di tacere perché sono uno dei pochi che ha il potere, nel caso, scegliere di andare a lavorare altrove".
Stipendi Rai, il 2 giugno la decisione
Un Fazio che dice addio alla Rai? "Per me non è difficile trovare un posto dove andare. Sono un privilegiato, guadagno molto. C’è la necessita che si dica che chi fa il mio mestiere è un valore per l’azienda e non un costo. Essere considerati un costo non è ammissibile se si vuole fare una tv che stia sul mercato".
La decisione sul tetto agli stipendi potrebbe arrivare entro il 2 giugno, quando il consiglio di amministrazione della Rai dovrà approvare la policy
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