Ieri sera, lunedì 29 agosto 2016 in prima serata e in prima visione assoluta alle ore 21.25 su Rai 1 è stata trasmessa la docu-fiction "Io sono Libero" che ha raccontato attraverso, filmati reali e ricostruzioni, gli ultimi mesi di vita di Libero Grassi un imprenditore siciliano che si ribellò al racket e alla malavita. Un uomo che con il suo coraggio scelse, pur pagandolo a caro prezzo, di non piegarsi alle continue minacce del potere criminale.
A 25 anni dalla morte, avvenuta a Palermo il 29 agosto del 1991, la Rai ha dedicato così ieri sera, alla figura di Libero Grassi la docu-fiction “Io sono Libero”. Libero Grassi si è ribellato alla mafia esponendosi pubblicamente usando anche il potere dei media come i giornali e la televisione. Infatti proprio il 10 gennaio del 1991 Grassi fece pubblicare in prima pagina sul “Giornale di Sicilia” una lettera al “caro estortore” dove chiedeva ai criminali che lo stavano minacciavano di risparmiarsi telefonate ed anche le spese per l’acquisto di micce, bombe e proiettili, in quanto lui non era affatto disponibile a dare contributi ma anzi, che si era anche messo sotto la protezione della polizia.
Successivamente tre mesi dopo, abbiamo visto anche nella docu-fiction di Rai 1, il filmato originale dove Michele Santoro intervistava Libero Grassi nel programma “Samarcanda” e dove Grassi dichiarava ciò “Non pago perché sarebbe una rinunzia alla mia dignità di imprenditore”, purtroppo però la mafia, lo ucciderà pochi mesi dopo sparandogli alla schiena.
Dopo la sua morte, il 26 settembre 1991, Maurizio Costanzo e Michele Santoro gli dedicarono una serata televisiva a reti unificate Rai - Mediaset senza precedenti, un evento unico nella storia della televisione italiana. Lo speciale di 90 minuti “Io sono Libero” è stata una coproduzione Rai Fiction-Aurora Tv, con la regia di Francesco Micciché e Giovanni Filippetto. Libero Grassi è stato interpretato da Adriano Chiaramida, il cronista Marco da Alessio Vassallo.
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