Luke Cage è interpretato da Mike Colter: a detta di molti è il primo supereroe contro il razzismo. È infatti il primo afroamericano a interpretare un personaggio con poteri speciali: una rivoluzione più che dovuta.
La terza produzione dedicata ai Difensori della Marvel, in collaborazione con Netflix ha debuttato il 30 settembre. Il 40enne Colter è il primo supereroe di colore protagonista di una serie Tv: «Lascerà un segno indelebile».
Per avere il ruolo, l'attore ha sciolto il contratto per un altro show: «Per fortuna, i produttori hanno capito cosa avrebbe significato Luke Cage per la mia carriera. Ho visto l’omone nero dei fumetti e ho pensato: “Sarà un tipo rude e poco sveglio”. Non volevo una parte così».
Ma Luke non è come sembra, è diverso e nuovo in tutti i sensi: «È premuroso, vulnerabile, un inguaribile romantico. Perfino sdolcinato».
Il tono è ancora una volta noir e la violenza, ovviamente, abbonda. Ma Luke Cage «è diverso dagli altri Difensori: non vuole fare il supereroe, odia i riflettori e non ha un costume. Accetta solo per il suo senso del dovere», dice il protagonista.
Il suo acerrimo nemico è Cottonmouth: il boss della malavita di Harlem (Mahershala Ali).
Mike Colter racconta di aver deciso di recitare a 8 anni: «C’erano tanti attori di colore, anche Denzel Washington. Per la prima volta, ho pensato che il mio sogno poteva realizzarsi».
Clint Eastwood, che lo scelse per la parte di un pugile in Million Dollar Baby, gli è stato d'esempio: «Mi ha insegnato a essere un leader e mi ha sempre trattato alla pari. Nonostante le sue idee politiche, lavorerei con lui altre mille volte».
Dal primo episodio, abbiamo potuto capire che Luke è un uomo che ha paura, è in fuga da tutto e tutti. Nel suo passato ci sono tragedia e dolore, a partire dalla perdita della moglie Reva, sino ai suoi guai con la giustizia.
Un misterioso esperimento lo ha trasformato in un metaumano dalla pelle indistruttibile, in grado di resistere a traumi, proiettili e al fuoco.
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