Dopo aver dato gli ultimi ritocchi a The Departed, nel 2006, il regista del film, Martin Scorsese, era comprensibilmente orgoglioso. Ma nello stesso tempo una sua collaboratrice, come riporta il sito The Wrap, rivela che era sicuro che la pellicola – quest'anno spegne 10 candeline – non avrebbe avuto alcuna chance agli Oscar. Ovviamente era molto orgoglioso del film, come lo eravamo tutti ricorda Emma Tillinger-Koskoff, frequente collaboratrice di Scorsese. Ma allora ci aveva anche detto: Ecco la buona notizia: non gireremo il mondo e non correremo nel circuito a tappe dei Premi internazionali perché non c'è alcuna possibilità: il film è troppo basso e violento. Così è davvero ironico, se ci pensate, che abbia vinto il Premio Oscar come miglior film!
La Tillinger-Koskoff ha confessato che lei e Scorsese ridono ancora oggi per il successo che poi ha avuto il lungometraggio: Ti ricordi quel piccolo film che ha poi vinto agli Oscar? The Departed?... Di sicuro allora avevamo zero aspettative.
Ma non solo, perché come alcuni estrimatori di The Departed sapranno bene, il film ha ricevuto altre tre statuette: per il miglior regista, per la miglior sceneggiatura non originale e per il miglior montaggio. Oltre agli eccellenti Leonardo DiCaprio, Matt Damon, Jack Nicholson e Mark Wahlberg, furono memorabili anche le performance di Alec Baldwin, Vera Farmiga, Martin Sheen, Ray Winstone e altri. E poi c'era anche Monkey, il cane di allora della collaboratrice, che riuscì a convincere Scorsese a immortalarlo in un cameo. La collaboratrice è ora occupatissima con il prossimo film di Scorsese, un progetto sui preti Gesuiti, Silence.
The Departed vinse anche ai Golden Globe: Migliore regia a Martin Scorsese; ai Broadcast Film Critics Association Award: Miglior film e Migliore regia a Martin Scorsese; ricevette 5 nomination ai Golden Globe, come Miglior film drammatico, Miglior attore in un film drammatico a Leonardo DiCaprio, Miglior attore non protagonista a Mark Wahlberg, Nomination Miglior attore non protagonista a Jack Nicholson e Migliore sceneggiatura a William Monahan.
Fonte: The Wrap
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