Si fa fatica a crederlo, ma anche una diva della grandezza di Nicole Kidman è pur sempre un essere umano, con le sue fragilità e le paure che caratterizzano tutti noi. Qui ve ne forniamo solo qualche esempio...
La paura più grande
In una recente intervista per il programma Sunday Morning di CBS News, Nicole Kidman ha confessato la sua paura più grande, che è quella più comune nelle donne che sono diventate mamme: non vedere i propri figli crescere.
"Vorrei solo vivere abbastanza per poter vedere i miei figli crescere. Il pensiero di non poter invecchiare mi fa paura, così come quello di divorziare da mio marito".
L'amore
Suo marito Keith Urban, sposato nel 2006, rappresenta una grande forza per l'attrice, che nel suo carnet di premi vanta anche un Oscar.
L'attrice, sempre nell'intervista alla CBS, ha raccontato che con il cantautore c'è un grandissimo amore, che le è stato dimostrato in tante occasioni. Nel periodo di grande fragilità della Kidman, dovuto alla perdita del padre, Keith ha annullato il concerto pochi minuti prima di salire sul palco, per salire su un aereo e raggiungere Nicole per supportarla in quei giorni di dolore straziante.
Fobie
Come tutti i comuni mortali, anche Nicole ha delle paure legate alla quotidianità: il timore dell'esposizione al sole caratterizza molto la diva, la quale chiede sempre alla produzione, per girare i suoi film, di limitare il più possibile le scene sotto il sole cocente del mattino.
Un'altra delle grandi paure di Nicole è rappresenta dagli insetti e in particolare dalle farfalle e dalle api. Per le api la paura è giustificata, visto che le punture le provocherebbero una importante reazione allergica. La paura delle farfalle, invece, è irrazionale ma sembra che sia molto acuta nell'attrice: le evita il più possibile!
Professionalità
Non è mica un caso se Nicole è considerata una delle più grandi attrici contemporanee. Ci mette tutta se stessa, quando è sul set e quando deve prepararsi per una parte. Pensate che per interpretare Virginia Woolf in The Hours, dovette imparare a scrivere con la destra, pur essendo mancina! Per Ritratto di Signora, invece, si costrinse a portare per settimane un bustino, per rendere la sua vita più sottile: una fatica che le causo un forte stress. Insomma, per nulla una diva, ma una professionista serissima.
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