Gli esperti chiamano questa sindrome 'Fear of missing you', la paura di perdere qualcosa, o di perdersi qualcosa, come nel caso, ad esempio, delle numerose pellicole presentate al Festival di Cannes. La sindrome Fomo colpisce chi, specialmente nell'era di internet e dei social media, 'vede davanti a sé una serie di possibilità, e questo scatena nell'individuo un mix di agitazione e indecisione': e se lo dice il New York Times...
Del resto come fare a scegliere e a non agitarsi di fronte alla marea di possibilità che una rassegna come quella del Festival di Cannes dà agli amanti del cinema? Impossibile. Anche perché soltanto pensare alle ore che servirebbero ad un individuo per gustarsi i film in concorso nei dieci giorni di Festival porterebbe puntuale un gran mal di testa, altro che agitazione e indecisione.
Qualcuno – come il sito Slate.fr – si è messo a fare i conti: per riuscire a vedere le 21 le pellicole in concorso servirebbero 45 ore e 21 minuti di fronte allo schermo. Poi certo, se si gradiscono anche i film di “Un certain regard” (si tratta della sezione che vede presente anche Pericle Il Nero, il film con Riccardo Scamarcio presentato nei giorni scorsi a Cannes e già nei cinema da qualche giorno), servirebbero altre 31 ore e 29 minuti, 16 ore e 53 minuti per i film fuori concorso, 14 ore e 26 minuti per le sessioni speciali, 5 ore e 33 minuti per la Cinéfondation, 2 ore e 27 minuti per i corti. Solo 116 ore e 17 minuti a tenere fisso lo sguardo sullo schermo.
Ovviamente, prima, non dimenticate di fare la coda. E poi Cannes non è solo film: eventi, feste e, perché no, anche un paio di pasti al giorno. Insomma, con il Festival francese la Fomo non andrà certamente in rovina.
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