L'autrice di Harry Potter, J.K Rowling ha rivelato su Twitter che il supporto che ha utilizzato per scrivere le case di Hogwarts non è un quaderno, un foglio o un pc, ma una borsetta da vomito, di quelle che si trovano sugli aerei, definendole il miglior strumento di scrittura che avesse mai provato in vita sua e che l'hanno aiutato a scrivere la famosa serie. Infatti, su questo insolito supporto che la grandissima autrice britannica ha dato vita alle quattro case di Hogwarts di Grifondoro, Corvonero, Tassorosso e Serpeverde.
Harry Potter, il film: J.K. Rowling ha scritto le case di Hogwarts su sacchetti per il vomito
Ogni tanto viene pubblicata qualche curiosità sulla saga di Harry Potter e ora a svelarne una è stata proprio la sua autrice, J.K. Rowling. La scrittrice inglese, infatti, ha pubblicato un tweet, rispondendo all'autrice Ruth Ware, scrittrice di In a Dark , la quale ha affermato che i consigli di scrittura online sono sostanzialmente inutili. La Ware ha rivelato che, anche se è una scrittrice, non porta un quaderno ovunque vada. La Rowling ha citato il tweet della collega, affermando di essere d'accordo su quanto dicesse, tranne sulla parte sul taccuino. Il punto focale della questione è che ogni autore è un mondo a parte e che ha delle abitudini che differiscono dagli altri. Per la Rowling, però, pare non sia un problema adattarsi ad altri supporti di scrittura, qualora manchi un quaderno o qualche foglio sparso. E lo sottolinea lei stessa, nel tweet seguente, nel quale afferma di aver usato sacchetti per il vomito per la stesura delle case di Hogwarts:
The best thing I ever wrote on was an aeroplane sick bag. Came up with the Hogwarts houses on it. https://t.co/Fut4BvS6iM
— J.K. Rowling (@jk_rowling) December 15, 2017
A mali estremi, estremi rimedi, potremmo affermare: l'arte di arrangiarsi, dunque, non conosce limiti, soprattutto se deve far fronte a un colpo di creatività importante.
Le case di Hogwarts
Le case di Hogwarts sono un elemento importante dei libri di Harry Potter e si sipirano ai collegi scolastici inglesi e, nel libro, gli studenti sono assegnati a una specifica casa, che prende il nome proprio dai singoli fondatori.
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