Un film d’animazione del tutto differente da quelli in circolazione. Una gradita sorpresa sia per una visione alternativa nei giorni delle feste natalizie sia per un’ulteriore scoperta delle infinite possibilità messe a disposizione dal cinema d’animazione, genere da sempre presente nella storia della settima arte e libero, più di altri, di affrontare una moltitudine di argomenti e di sperimentare un’altrettanta moltitudine di forme creative. In film in questione è Le stagioni di Louise (Louise en hiver), diretto da Jean-François Laguionie, storico esponente, in qualità di regista e produttore, dell’animazione francese.
Protagonista è l’anziana Louise (alla quale dà voce, nella versione italiana, Piera Degli Esposti), abituata a trascorrere i mesi estivi nella località balneare di Biligen-sur-mer. Accade però che questa volta l’ultimo treno parta senza di lei, arrivata in ritardo. E treni non ce ne saranno più fino all’estate successiva. Tutto è fermo, irreale: la stazione, la giostra, il casinò, i vicoli, le case. Nell’abitazione di Louise l’orologio segna sempre la stessa ora. Quella cittadina, con il mare fuori stagione, si è addormentata, assomiglia a un luogo fantasma, reso ancor più spettrale dal maltempo incombente ma, al tempo stesso, un po’ meno spettrale dalla presenza di un cane, l’unica creatura che condivide con Louise una solitudine che sembra non avere fine.
Louise è una naufraga (non a caso nella cassa contenente oggetti cui è affezionata si trova una copia di Robinson Crusoe) e, come tale, e in compagnia del cane, parlante, da lei chiamato Pepper, abita in una casupola che si è costruita sulle dune. E le stagioni trascorrono, riempite sempre più dai ricordi dell’anziana donna (lei bambina in vacanza lasciata dalla madre a un’altra donna oppure a spasso nel bosco fantastico dove incontra il cadavere appeso a un albero di un pilota che morì in guerra e che le parla spiegandole cose del suo passato o ancora adolescente innamorata per la prima volta) e dalla nuova esperienza di vita che si trova a dover gestire. Fino all’arrivo di un’altra estate, ritualmente popolata di turisti giunti con il treno. Ma ormai Louise e Pepper, inseparabili, pur stando a ridosso del mare sono lontani dalla calca vacanziera, e dal mondo, la evitano camminando, filmati di spalle, lungo la spiaggia. “Credo che avremo un bell’autunno”, dice Louise.
Si ha la sensazione di un cinema d’animazione anch’esso fuori stagione, vedendo il film di Laguionie. Pennellate acquarello, musica decadente, affioramenti espressionisti e surreali accompagnano un’avventura inattesa, sorta da un intoppo, che segnerà per sempre la storia di una vecchietta adorabile e piena di risorse imprevedibili.
Fonte foto: youtube.com
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