Ha concesso una lunga intervista a Variety nella quale non ha risparmiato critiche nei confronti del cinema hollywoodiano: Pedro Almodovar non ha usato mezzi termini: "E' davvero difficile per me andare al cinema e trovare dei film che amo, molto più complicato che in passato. Forse sto diventando vecchio. Oppure trovo che sia più difficile che una storia mi sorprenda.Penso che la situazione del mondo del cinema attualmente sia peggiore di quanto fosse in passato. Ad esempio non penso che si vedano film come quelli degli anni '60 o '70".
Rimpiange i decenni passati, il regista, e spiega quali sono le pellicole che non attirano il suo interesse:"Non ho alcun interesse per i film che hanno a che fare con i superereoi, o con i sequel, prequel, reboot e tutto il resto. Ironicamente, in un certo senso, il fatto che siano così tecnicamente avanzati è un elemento a loro sfavore. Il digitale, l'aspetto sintetico dell'immagine, mi ha privato di qualcosa. C'era un senso del pericolo, prima, che era entusiasmante". Non è tutto da buttare per Almodovar: "Ho visto Silence di Martin Scorsese. E' assolutamente uno dei miei preferiti. Penso fosse una specie di avventura spirituale. Provengo da una nazione cattolica e, anche se sono ateo, sono veramente interessato alla fede. Sono andato a vedere Moonlight. Ho amato Manchester by the Sea. Ho amato la sceneggiatura di Kenneth Lonergan e ho amato Casey Affleck".
Il più recente film di Pedro Almodovar, Julieta, è uscito nelle sale lo scorso 26 maggio 2016. Insieme all'italiano Fuocoammare di Gianfranco Rosi e ad oltre ottanta altri film è in corsa per entrare nella short list di Miglior film straniero per i prossimi Oscar.
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