Premessa doverosa: quando George Lucas ha ideato la saga di Star Wars, non ha semplicemente creato un intero universo e diretto sei film fantascientifici, oltre che fantastici, che hanno fatto la storia del cinema (e già questo sarebbe molto), Lucas ha anche creato un qualcosa di unico, un media franchise senza precedenti. Star Wars è diventato un marchio riconosciuto in ogni parte del mondo, con il quale da quarant'anni vengono prodotti oggetti di ogni tipo: giochi, capi di abbigliamento, fumetti e una miriade di gadget vari. Ma non solo, intorno all'universo Star Wars sono stati girati un'incredibile quantità di film e parodie, tanto che nel 2002 la Lucasfilm ha anche ideato gli Star Wars Fan Film Awards per premiare le opere più meritevoli. Va da sé che il compito affidato a J. J. Abrams di dirigere il settimo capitolo della saga, il primo non partorito dalla mente di George Lucas, era un'impresa a dir poco complicata, tanto che a confronto le mission impossibile di Tom Cruise sembrano giochi da ragazzi.
Star Wars: Episodio VII, la recensione
In Star Wars: Episodio VII – Il risveglio della forza J. J. Abrams ha fatto del suo meglio per realizzare un film all'altezza dei precedenti. Per molti aspetti c'è riuscito: non manca il colpo di scena che lascia il pubblico spiazzato, alcuni dei nuovi personaggi sono ben riusciti e rivedere i vecchi come Luke Skywalker, la pricipessa Leila, Ian Solo, Chewbecca e i robot R2-D2 e C-3PO non può che far piacere ai fan. Promossi a pieni voti sia gli effetti speciali che quelli sonori. Nonostante questo Star Wars: Episodio VII – Il risveglio della forza non è un film perfetto, anzi, nella pellicola diretta da J. J. Abrams manca quella creatività, quella fantasia, quell'innovazione che aveva contraddistinto le sei precedenti della saga. Fin dalle prime sequenze il capitolo sette appare una copia del quattro: una sorta di remake con più luci, più colori, ma anche meno brillante, con personaggi già visti e un cattivo, Kylo Ren, che scimmiotta Dart Fener in tutto, anche nell'abbigliamento, pur non avendo lo stesso carisma. Ma il peccato più grave commesso da J. J. Abrams nell'episodio sette della saga è quello di aver svuotato e in parte ridicolizzato il concetto della “Forza” su cui si basano i sei precedenti capitoli: tutti ricordano il duro addestramento a cui il maestro Yoda ha sottoposto Luke Skywalker nel pianeta Dagobah. Un addestramento di cui invece non sembra avere bisogno Rey (interpretata da Daisy Ridley), che in poco tempo riesce a controllare la Forza e a battersi alla parti con nemici che in teoria dovrebbero sopraffarla: per questo il suo personaggio risulta essere poco credibile e, considerato che quella che inizialmente è presentata come una mercante di rottami è la protagonista dalla nuova trilogia, questo non è un particolare di una certa importanza che non può che far peggiorare il giudizio del film. Per quanto riguarda il cast, non ha convinto pienamente Adam Driver nel ruolo di Kylo Ren, ma sarà interessante vedere come il suo personaggio muterà nei prossimi due episodi della saga.
Star Wars: Episodio VII, un doppiaggio che non convince
C'è poi un altro aspetto che può rendere fastidioso seguire il film; il doppiaggio. Per Star Wars: Episodio VII – Il risveglio della forza è stato deciso di usare i nomi dei personaggi della versione originale, è così che dopo aver sentito per quarant'anni parlare di Dart Feder, Ian Solo e della principessa Leila, improvvisamente compaiono Darth Vader, Han Solo e la principessa Leia. Per tutti i motivi elencati in precedenza, era molto difficile aprire una nuova trilogia di Star Wars, ambientata trent'anni dopo la conclusione dell'episodio 6, in maniera convincente, ma da un regista come J. J. Abrams (che ha anche curato la sceneggiatura insieme a Lawrence Kasdan e Michael Arndt) era lecito aspettarsi qualcosa in più. Star Wars: Episodio VII – Il risveglio della forza è un film che guadagna appena la sufficienza, c'è da augurarsi che gli episodi VIII e IX riescano a sopperire alle lacune dell'ultima pellicola e far così lievitare il giudizio della trilogia. Il marchio Star Wars merita di meglio.
Voto: 6
Frase:
"Rey, che la Forza sia con te"
Fonte immagine di copertina: facebook.com/StarWars.it
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