Tito e gli alieni, film diretto da Paola Randi, con Valerio Mastandrea e Clémence Poésy, arriva al cinema. La pellicola racconta di uno scienziato partenopeo depresso dopo la morte della moglie, che crede di essere circondato gli alieni. La sua vita cambierà quando arriveranno i suoi nipoti da Napoli, dopo la morte del loro padre, fratello del professore. La regista ha spiegato quale situazione, in particolare, l'ha spinta a realizzare il film.
Tito e gli alieni, la trama
La storia racconta di un professore, uno scienziato napoletano, che vive isolato da tutto il mondo in una casa mobile, situata nel deserto del Nevada, proprio nei pressi dell'area 51. Passa i suoi giorni sdraiato sul divano ad ascoltare il suono dello spazio: in realtà, dovrebbe mettersi a lavoro per potare avanti un progetto segreto per il governo statunitense. Dopo la morte della moglie, l'uomo, infatti, vive una esistenza molto noiosa e cerca, ogni giorno, di captare la voce della defunta consorte. Stella, una giovane wedding planner, è l'unico contatto che ha col mondo esterno. È l'unica che porta un po' di allegria durante le giornate più buie. Tutto cambia quando arrivano da lui i due nipoti da Napoli: Anita di 16 anni e Tito di 7 anni, affidati all'uomo dal fratello prima di morire. Il professore resta sconvolto dalla morte del fratello e, per questo motivo, si adopera per accogliere i ragazzi al meglio. I giovani, però, erano convinti che si sarebbero trasferiti a Las Vegas e non in un posto isolato con uno zio depresso e in un luogo in cui presumibilmente vivono gli alieni.
Tito e gli alieni, il trailer
Di seguito, ecco il trailer del film:
Tito e gli alieni con Valerio Mastandrea nel cast si avvale anche della presenza dei seguenti attori: Clémence Poésy, Luca Esposito, Chiara Stella Riccio, Miguel Herrera, John Keogh, Gianfelice Imparato.
Tito e gli alieni uscita al cinema
Il film Tito e gli alieni di Paola Randi arriva al cinema il 7 giugno 2018. Come ha dichiarato la regista, il film è scaturito da una situazione particolare: "È tutto nato da un’immagine, quella di mio padre che nell’ultima parte della sua vita aveva iniziato a perdere la memoria. Era una persona intelligente, positiva, piena di fantasia, e a un certo punto l’ho visto seduto che guardava una foto, il ritratto di mia madre morta da molti anni, cercando di conservare il ricordo. Da lì mi è venuta in mente l’immagine di un uomo sdraiato sul divano nel deserto, che cercava su moglie fra i suoni dello spazio. Come trovare un antidoto al dolore della perdita? Uno di quegli eventi che rivoluzionano la vita delle persone, costringono a reinventarsi”.
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