Vent'anni dopo il cult del 1996, Trainspotting è tornato nelle sale con il secondo film e ora si parla dell'eventualità di una terza pellicola. Danny Boyle, regista di entrambi i film, ha parlato della possibilità che questo accada: come già accaduto per Trainspotting e T2 Trainspotting, anche per un terzo lavoro il riferimento potrebbe essere quello dei libri di Irvine Welsh. Ecco cosa ha detto il regista: "Irvine Welsh torna a parlare di questi personaggi in vari modi, in diversi romanzi. Compaiono come figure casuali ognuno nella storia dell'altro - lo chiamiamo il piccolo Marvel universe di Irvine". Il libro a cui si riferisce il regista è The Blade Artist, pubblicato nel 2016 e incentrato sull'esistenza di Begbie nel periodo compreso tra i due film.
Trainspotting 2, ci sarà anche il terzo?
"E' un solo. Credo che Robert Carlyle adorerebbe interpretarlo perché è una svolta interessante sul personaggio. Potremmo farne un film, ma non lo chiameremmo T3 perché non è un sequel, anche se gli altri personaggi compariranno. E' una storia singola, lo potete definire spinoff. The Blade Artist è una grande lettura", ha detto Boyle a tal proposito. Chi sarebbe il regista? "Non lo so, davvero. Sono affezionato a tutti e quattro (i personaggi, ndr). Per le persone il protagonista di Trainspotting è Renton, ma io non l'ho mai visto così, pur essendo sua la voiceover. Per me è un film corale e mi piace portare avanti questa idea".
Robert Carlyle, Trainspotting non è ancora finito per lui
Robert Carlyle, a proposito di Begbie ha detto: "Ne abbiamo parlato e io ci sto. Forse non abbiamo ancora visto tutto quello che c'è da sapere su Begbie. T2 non ha esaurito l'argomento, è un personaggio fortemente emotivo. E' capace di altri sentimenti oltre alla rabbia, così sono soddisfatto che questo aspetto di Begbie sia già stato esaurito per passare ad altro".
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