Fino alla primavera 2019 nessuno sapeva chi fosse, ma dal 1° giugno il suo è diventato un nome ricorrente: stiamo parlando di Fabiana Muscas. Lei è la donna con cui Marco Carta sarebbe entrato nella Rinascente di Milano e avrebbero rubato ben sei maglietta dal valore di 1200 euro. Se per Marco Carta, ex vincitore del talent Amici di Maria De Filippi le accuse sono cadute, per la donna i capi d'accusa restano.
Chi è Fabiana Muscas
Classe 1966, Fabiana Muscas è originaria della Sardegna, anche se non abbiamo moltissime informazioni su di lei. In tantissimi si chiedono chi sia la donna che ha rubato delle magliette alla Rinascente. La Muscas, per quel poco che sappiamo, è una sedicente infermiera, anche se non risulterebbe iscritta all'Albo professionale, che avrebbe lavorato all'ospedale Brotzu di Cagliari. Ad averla riconosciuta, inoltre, sembra che siano stati alcuni dei suoi colleghi che hanno ammesso che la donna lavora proprio nel reparto di cardiologia del nosocomio cagliaritano, però senza essere iscritta all'Albo. La Muscas, prima fan e successivamente amica di Marco Carta, si trovava a Milano per un weekend di svago, quando è rimasta coinvolta in una brutta vicenda di cronaca.
Secondo quanto dichiarato da alcuni colleghi, inoltre, sembrerebbe che la Muscas non abbia un caratterino facile anzi è stata definita come: «una donna decisa» anche se dal carattere un po' spigoloso. Brillante a livello lavorativo, la Muscas è stata anche coordinatrice di un'equipe infermieristica, anche se sembrerebbe che ultimamente non fosse più felice di vivere nella sua città e volesse andar via.
Fabia Muscas e Marco Carta
Fabiana Muscas avrebbe ammesso di essere innocente e di non aver fatto niente, almeno questo è quello che hanno riferito alcuni suoi amici. Se per Marco Carta il giudice ha deciso di non convalidare l'arresto, sorte diversa invece è toccata all'amica Fabiana Muscas. La donna, infatti, sarebbe stata fermata con una borsa al cui interno erano presenti ben 6 magliette alle quali era stata strappata l'etichetta più un cacciavite. E se il giudice ha ritenuto insufficienti le prove contro Carta lo stesso non è valso per la Muscas che continua a gridare la sua innocenza.
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